Alimenti riciclati: nel 2022 ci sarà un aumento

Secondo la società di ricerca e consulenza Ecovia Intelligence, ci sarà un aumento nella domanda dei prodotti alimentari riciclati nel 2022, ossia quegli alimenti che contengono ingredienti che altrimenti non sarebbero andati al consumo umano, acquistati e prodotti utilizzando catene di approvvigionamento verificabili e che hanno impatto positivo sull’ambiente.

Secondo Ecovia, tre miliardi di chili di prodotti non vengono raccolti o sono invenduti ogni anno negli Stati Uniti. Il 28 per cento dei terreni agricoli viene coltivato a cibo che non sarà mangiato, gli sprechi e le perdite alimentari generano ben il 4 per cento dei gas serra negli Usa.

L’Upcycled Food Association ha lanciato il primo schema di certificazione per ingredienti e alimenti riciclati circa un anno fa e quest’anno una serie di questi prodotti dovrebbero arrivare anche sulle tavole. A essere maggiormente attratti da questi alimenti riciclati sono i rivenditori di alimenti naturali. A settembre il Mom’s Organic Market ha aggiunto una sezione per i prodotti riciclati: bevande, snack e cosmetici. Si trovano nei suoi 21 negozi degli Stati Uniti.

Nell’ultimo anno e mezzo, Dole, Mondelez Foods, Del Monte e Target hanno investito in prodotti riciclati parecchio. Dole, in Thailandia, sta utilizzando l’80 per cento della frutta buttata via per fare snack e imballaggi, nelle Filippine collabora con Ananas Anam per trasformare le foglie di ananas nella pelle vegana Pinatex. A ottobre, sempre Dole ha collaborato con il governo di Singapore per creare Dole Speciality Ingredients con l’obiettivo di creare prodotti di alto valore dai rifiuti. Dole ha un preciso limite temporale: entro il 2025 vuole eliminare sprechi alimentari e imballaggi di petrolio.

In Nuova Zelanda si muove invece la start up Lilo Desserts, che utilizza frutta scartata per fare cheescake vegetali. La società della California Barnana utilizza banane e platani in disuso da più di 1.500 agricoltori biologici, in Ecuador, per fare spuntini; Arla Food ricicla di rifiuti di papaia dai produttori dell’Etiopia per fare barrette nutrizionali.

Arrivano anche gli investimenti per queste aziende. Nel giugno dell’anno scorso, Rind Foods – che ha sede a New York – ha ricevuto 6,1 milioni di dollari per preparare snack di frutta secca dalla loro buccia. In questo modo, c’è anche un forte risparmio di buccia di frutta che finirebbe in discarica.

“Come sarà mostrato al Sustainable Food Summit, c’è una forte domanda di alimenti riciclati”, ha detto Ecovia. “In sintesi, il 2022 dovrebbe essere l’anno in cui gli alimenti riciclati lasciano il segno. I consumatori si rivolgono agli alimenti riciclati man mano che diventano consapevoli degli impatti ambientali ed economici degli sprechi e delle perdite alimentari”.

“I produttori di alimenti stanno investendo in alimenti riciclati in quanto li aiutano a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità. Creando articoli di alto valore utilizzando i rifiuti, l’upcycling aiuta anche l’industria alimentare a compiere la transizione verso un’economia circolare”. La Upcycled Food Association parteciperà al Sustainable Foods Summit 2022, che sarà ospitato online il 24-27 gennaio.

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