Sostenere i negozi di vicinato: la Confcommercio lancia anche in Umbria la seconda campagna di “#ComproSottoCasa perché mi sento a casa”

Lo slogan è un po’ complicato ma il messaggio è davvero intuitivo: acquistare nei negozi di prossimità per rafforzare il tessuto commerciale del territorio. Insomma se possibile, evitare i grandi supermarket per riallacciare rapporti con il negoziante che sa consigliare e col quale è possibile avere anche un rapporto personale. La Confcommercio Umbria promuove proprio la campagna social con questi obiettivi. Dice il presidente Giorgio Mencaroni: “L’alleanza tra gli esercizi di vicinato e i loro clienti mantiene vive le nostre comunità” – I consumi di Natale.
La campagna nazionale è comunque al secondo appuntamento, dopo un anno passato dall’Italia e non solo sull’ottovolante: c’è da sostenere l’appuntamento col Natale e coi suoi significati anche economici, per aiutare i negozi di vicinato, e le attività che tengono vive le città e danno lavoro a molte persone.
“La recrudescenza della pandemia, i rischi di rallentamento dell’economia legati all’inflazione e l’incertezza dei prossimi mesi sono un po’ i caratteri distintivi di questo Natale 2021”, commenta il presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni.
“Sappiamo però che le famiglie vogliono trascorrere un Natale fatto anche di normalità. Un Natale di tradizione, sane abitudini e certezze. Per questo, anche quest’anno sosteniamo la campagna nazionale di Confcommercio “#ComproSottoCasa perché mi sento a casa”, che veicola, attraverso spot e sui social, i valori della comodità, bellezza, sicurezza, accoglienza e fiducia: gli stessi valori che ritroviamo quotidianamente nei negozi di vicinato, nella speranza di far rivivere le città e diffondere il calore della socialità.
Dicembre – prosegue il presidente Mencaroni – si conferma il mese più importante dell’anno per i consumi, ma il clima di fiducia delle famiglie in calo, la forte ripresa dell’inflazione e i rincari delle bollette rischiano di ridurre la quota di tredicesima tradizionalmente destinata alla spesa per i regali di Natale, che quest’anno si confermerà intorno ai 160 euro pro capite, sostanzialmente in linea con lo scorso anno.
E’ importante che questa fetta di economia resti sul nostro territorio. In questo modo si aiutano le attività cittadine a sopravvivere, si sostiene il circuito economico, l’occupazione locale e di riflesso anche le amministrazioni comunali attraverso la fiscalità locale.
L’attenzione nei confronti dei negozi di vicinato è fondamentale soprattutto in questo periodo, considerando l’incidenza che le vendite di dicembre hanno sui fatturati del commercio.
A livello nazionale, Confcommercio ha chiesto a Draghi e Orlando un tavolo di confronto e al governo di fare di più, in manovra, turismo, bollette e fisco. Ma c’è qualcosa che possiamo fare, da subito, tutti noi.
I cittadini possono e devono essere vicini al commercio locale, perché la città si identifica anche con i suoi negozi, perché le vetrine illuminate abbelliscono e rendono più sicure le strade della città, perché è diverso comprare in attività gestite da persone che conosciamo, che ci accolgono con calore e ci danno un servizio qualificato e che spesso danno anche lavoro ad amici e parenti.
Il circuito locale va aiutato a risollevarsi in questa fase economica così difficile di ripartenza. Ognuno può fare la sua parte”.

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