Lavoro: Cna Marche, 39 mila assunzioni entro fine gennaio

Le imprese marchigiane sono pronte ad assumere 39 mila persone entro la fine di gennaio. Ossia, 21 mila in più rispetto allo stesso periodo del 2020, a conferma della ripresa in corso. Solo in sei casi su dieci, però, la richiesta delle imprese coinciderà con la creazione di nuovi posti di lavoro, nel 40 per cento dei casi non se ne farà nulla perché i profili professionali disponibili non sono quelli richiesti dal mondo del lavoro.

Secondo il Centro Studi Cna Marche, che ha elaborato i dati Excelsior Unioncamere, alle imprese della regione servirebbero in particolare tecnici con elevata specializzazione, in campo informatico e ingegneristico. Figure che nel 50,6 per cento dei casi sono considerate dalle aziende di difficile reperimento. Perché? Nel 27,4 per cento dei casi mancano i candidati, nel 24 per cento la loro preparazione è inadeguata. Servono poi operai specializzati e conduttori di macchine e impianti. Anche in questo caso, nel 44,2 per cento dei casi non se ne farà nulla per mancanza o preparazione inadeguata. Va un po’ meglio per impiegati e addetti al commercio e ai servizi: solo nel 28,9 per cento dei casi si tratta di figure di difficile reperimento. Appena il 17,4 per cento delle richieste rimarranno inevase per quel che riguarda i lavoratori non qualificati.

“Domanda ed offerta di lavoro – affermano il presidente Cna Marche Paolo Silenzi e il segretario Otello Gregorini – continuano a non incontrarsi e le imprese rischiano di non riuscire a far fronte alla mole di lavoro che arriverà nei prossimi mesi, anche grazie alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Le aziende accumulano ordinativi dall’Italia e dall’estero che non riescono a soddisfare. Se all’inizio dell’estate era prevalente la ricerca di addetti nel turismo, ristorazione e alberghiero, ora non è più cosi. A prevalere sono le offerte di lavoro nelle attività professionali, scientifiche e tecniche ad alto tasso di capitale umano ma il personale qualificato non si trova. Cosa fare? Intanto rilanciare l’attività di quattro istituti tecnici superiori delle Marche, che rappresentano uno strumento importante di qualificazione dei lavoratori favorendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro delle imprese marchigiane. E poi coinvolgere nell’attività dei Centri per l’impiego, non solo gli enti locali ma scuole, università e associazioni di categoria delle imprese, per costruire un mercato del lavoro a misura del sistema produttivo locale”.

Tra i nuovi assunti, il 79 per cento avrà un contratto a tempo determinato, solo il 16 per cento a tempo indeterminato, il 5 per cento di apprendistato. Nel 30 per cento delle assunzioni, saranno interessati under 30, nell’11 per cento persone laureate. Per il 35 per cento è richiesto un diploma di scuola media superiore, per il 21 per cento una qualifica o diploma professionale e per il 33 per cento dei casi non è richiesto nessun titolo di studio.

Exit mobile version