Umbria premiata tre volte per ‘Bandiera Verde Agricoltura 2021’, riconoscimento di Cia – Agricoltori italiani, giunto alla XIX edizione. La premiazione si è svolta a Roma, al Campidoglio, e la regione ha portato a casa tre riconoscimenti su dieci, spettanti alle aziende agricole di tutta Italia che si siano distinte per aver apportato alla pratica agronomica quel quid in più in materia di tutela ambientale, valorizzazione turistica, uso razionale del suolo, promozione dei prodotti legati al territorio e quei miglioramenti, sociali e culturali, per le comunità in cui operano.
Nella Categoria Agruyoung, premiata l’Azienda agricola Stoica, di proprietà dei cugini Andrea Cecconi (35 anni) e Andrea Lucarelli (33). Nel 2013 hanno recuperato un uliveto che era stato abbandonato a Piccione, sui colli dell’Alto Tevere. Hanno ristrutturato 5 mila piante su 16 ettari di terreno e nel 2015 sono entrati in produzione con il Leccino, mentre oggi producono anche Moraiolo, Frantoio, Dop Umbria Colli del Trasimeno più un blend biologico. Hanno girato l’Europa con l’olio Stoico, per poi allargarsi anche a una piccola parte degli Usa e in Asia, Singapore, Seul e Corea. “Il premio Bandiera Verde Cia – racconta Andrea Lucarelli – rappresenta per noi una grande soddisfazione perché l’agricoltura negli ultimi anni sta vivendo un momento difficile e spesso il riconoscimento economico non è quello che si dovrebbe avere, questo encomio premia la parte umana della nostra azienda e ci spinge a fare sempre meglio”.
Nella categoria Agrifamily, riconoscimento per la società agricola F.A.S.A. Farm di Passignano. La famiglia di agricoltori è composta da Flavio Orsini, dalla moglie Alessandra e dalle due figlie Sara e Alice che, dopo essersi diplomate in Agraria, hanno deciso di dare una mano ai genitori, sulle orme di nonni e bisnonni. La svolta 30 anni fa quando gli Orsini decidono di recuperare ciò che si stava perdendo. Oggi la Fagiolina del Lago Trasimeno è di nuovo uno dei legumi più venduti, come aglione e cece nero. Ma ci sono all’orizzonte nuove sfide: sei ulivi secolari, scoperti di recente, che appartengono a varietà finora sconosciute in Umbria. Potrebbe in futuro nascere da qui un nuovo olio. “Siamo stati premiati per la grande tradizione di famiglia che portiamo avanti da sempre – spiega Flavio Orsini – Viviamo di agricoltura a 360 gradi: siamo fattoria didattica, teniamo lezioni agli studenti dell’Università di Pollenzo, collaboriamo con le università americane in campo di conoscenza agronomica e cibo tradizionale”.
Nella categoria Agriwelfare, premiata la Fattoria ‘Le pecore gialle’, posizionata tra Perugia e Terni, nella frazione di Strettura. Stiamo parlando di una realtà di agricoltura sociale che ha sviluppato un progetto d’innovazione per le persone svantaggiate per creare percorsi di inserimento lavorativo a favore di disabili, migranti e richiedenti asilo, in una struttura agrituristica, pronta a ospitare esperienze di co-housing, attività educative, formative e socio-ricreative. Se ne occupa uno staff speciale, con operatori, educatori e professionisti dei vari settori di produzione, ma anche le persone svantaggiate, coinvolte nei progetti. Qui si svolgono appuntamenti aperti a tutti, dalla ristorazione in loco e a domicilio, fino a creare gruppi d’acquisto dedicati ai prodotti genuini della fattoria.
“Il Premio Bandiera Verde 2021 – dice Elisabetta Giovenali, presidente della Cooperativa Edit e responsabile della Fattoria Sociale – ci ha dato nuovo slancio vitale in un momento di crisi e necessari cambiamenti. Abbiamo convogliato, oltre che passione ed energie, tutte le nostre competenze ed esperienze in un progetto capace di accogliere coloro che maggiormente trovano difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. Le Pecore Gialle ha saputo trovare una chiave originale per affiancare ogni lavoratore e spronarlo all’indipendenza. Il tutto con uno sguardo ben fisso sulle tradizioni, le tipicità e i sapori del nostro splendido territorio”.