Bonus casa: tutte le novità nella Manovra

Nella Manovra che dovrà essere approvata dal Parlamento c’è un’intera sezione dedicata ai bonus per la casa. Più o meno tutte le agevolazioni saranno depotenziate, si legge nella bozza che ha passato il vaglio del Consiglio dei ministri. Tanto per fare un esempio: niente più sconto in fattura o cessione del credito, fatta eccezione per il superbonus. Ma andiamo a vedere cosa cambierà.

Per le case indipendenti, l’agevolazione del 110 per cento scadrà il 30 giugno 2022. Proroga ulteriore al 31 dicembre 2022 esclusivamente per le abitazioni che rispettino una di queste condizioni: Cila (Comunicazione di inizio lavori) o comunicazioni relative a opere di demolizione e ricostruzione presentate in Comuni entro il 30 settembre 2021, oppure se si tratta della prima casa di un proprietario con Isee inferiore a 25 mila euro. Per i condomini, l’agevolazione al 110 per cento è stata prorogata fino al 31 dicembre 2023; andrà successivamente a scalare, 70 per cento nel 2024, 65 per cento nel 2025.

Per gli immobili di istituti autonomi delle case popolari e soggetti assimilabili per la loro finalità sociale (comprese le cooperative) si considera il termine del 31 dicembre 2023, ma solo nel caso che entro il 30 giugno dello stesso anno sia stato terminato il 60 per cento dei lavori.

Il bonus facciate finora era al 90 per cento con ammortamento in 10 anni, ma nel 2022 sarà solo del 60 per cento. No alla possibilità di cedere il credito. Restano attivi bonus ristrutturazione, sismabonus, ecobonus e bonus verde per tutto il 2024. Non c’è però la possibilità di cedere il credito o dello sconto in fattura. Prorogato al 2024 anche il bonus mobili, ma dal tetto dei 16 mila del 2021 si passa ai 5 mila euro per il 2022.

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