Aeroporto di Perugia: obiettivo 500 mila passeggeri l’anno

L’ aeroporto di Perugia è pronto al decollo atteso ormai da 20 anni. L’ ultima stima sulla base dei biglietti staccati a settembre è all’insegna dell’ottimismo. Le proiezioni sul bilancio dei passeggeri per l’ anno 2021 preconizzano una cifra intorno alle 130.000 unità con oltre 3.000 movimenti di velivoli. Rispetto al 2020 che aveva visto transitare 77.260 utenti, l’ anno in corso potrebbe registrarne quasi il doppio.

Il mese di settembre ha visto transitare su Perugia 23.653 passeggeri (+51%) rispetto al 2020 e addirittura (+9,5%) sul 2019 dove i passeggeri erano stati 21.870. I voli nello stesso mese sono stati 488 (+130) rispetto al 2020 e (+105) rispetto al 2019. I passeggeri che hanno trainato la ripresa sono quelli che hanno viaggiato sulle rotte nazionali 58%, rispetto a quelli internazionali 42%, invertendo così la percentuale che normalmente si verificava negli anni passati.

Il San Francesco, se mantiene questo passo mensile, farà registrare, in un anno normale, oltre 280 mila passeggeri solo con questi voli. Cioè più del massimo di quanto l’ aeroporto abbia mai fatto (280.000) Se e quando scatteranno i giornalieri per gli hub di Londra Heathrow e Monaco, obiettivi prefissati nel piano di sviluppo dello scalo, si potrà sperare di incrementare ancora. E in modo consistente. L’ obiettivo prefissato per l’aeroporto internazionale dell’ Umbria è di 500 mila l’ anno. Un traguardo che davanti agli ultimi dati sembra più a portata di mano rispetto al passato.

Intanto nei primi giorni di novembre si ripresenta il nodo ricapitalizzazione. Confindustria e Ance dovranno decidere se mantenere o cedere il loro 7,5%. Il presidente uscente degli industriali, Antonio Alunni, aveva annunciato già prima dell’estate che la decisione di uscire era già stata presa. Ora però i numeri sono diversi e la crisi Covid sembra alle spalle. Se non ci sarà ricapitalizzazione, la Regione è pronta a rilevare le quote fino al 100% con i 2,3 milioni stanziati grazie al fondo Ue per gli aiuti di Stato in chiave pandemia. I Comuni soci hanno ricapitalizzato. Ma c’ è chi chiede l’apertura dell’azionariato anche agli altri municipi. Vedi Terni, che però con un bilancio alle prese col dissesto ha pochi margini di manovra.

“Apprendiamo con soddisfazione . fa sapere Adriana Galgano, di Blu libera Umbria – la notizia della partecipazione di Perugia, Bastia e Assisi alla ricapitalizzazione della Sase che getta le basi per uno sviluppo internazionale del nostro aeroporto. In una regione piccola come la nostra è indispensabile fare squadra. Sarebbe importantissimo che anche Terni partecipasse all’azionariato della Sase”, conclude Galgano.

Exit mobile version