Superbonus 110 per cento: c’è la proroga, per gli altri bonus casa no (per ora)

Il superbonus 110 per cento sarà prorogato al 2023, su questo non ci sono dubbi. Ma gli altri bonus casa? L’agevolazione del superbonus sarebbe dovuta scadere il 30 giugno 2022 per le persone fisiche e il 31 dicembre 2022 per i condomini. Restano dubbi invece sulle ristrutturazioni, sul bonus idrico, sull’agevolazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, sull’ecobonus del 50 e del 65 pere cento, sul bonus facciate al 90 per cento. Al momento, per tutti, il termine ufficiale è il 31 dicembre 2021.

Il bonus ristrutturazione permette di usufruire di una detrazione del 50 per cento per le spese fino al 31 dicembre 2021 per un totale di 96 mila euro per unità immobiliare. La detrazione a rimborso Irpef è ripartita in dieci quote annuali di pari importo, ma si può scegliere anche lo sconto in fattura e la cessione del credito. Senza proroga, si tornerà a una detrazione del 36 per cento, con tetto di spesa a 48 mila euro.

L’ecobonus si attiva per miglioramenti dell’efficienza energetica di un edificio già esistente. L’importo da detrarre varia dal 50 al 90 per cento della spesa. Tra le spese in detrazione, ci sono anche i lavori per la realizzazione dell’intervento (opere in muratura, parcella dei professionisti) e per l’acquisizione della certificazione energetica richiesta.

Passiamo al sismabonus per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2017 e il dicembre 2021. Riguarda gli interventi antisismici su edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) e nella zona 3. Detrazione del 50 per cento su un importo massimo di 96 mila euro per unità immobiliare per ciascun anno e fruibile in cinque rate di pari importo. La detrazione sale al 70 per cento se dalla realizzazione dei lavori ne deriva una diminuzione del rischio sismico che determina il passaggio a una classe di rischio inferiore, dell’80 per cento se si passa a due classi rischio inferiori. Per gli interventi sulle parti comuni dei condomini, saliamo al 75 per cento se c’è passaggio a una classe di rischio inferiore, all’85 per cento per due classi.

Il bonus facciate consiste in un’agevolazione fiscale del 90 per cento per spese sostenute nel 2021 e nel 2021, effettuate tramite bonifico bancario o postale. Gli edifici devono trovarsi nelle zone A e B. Sono ammessi al beneficio esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna. Il bonus non spetta, invece, per gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico. La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo, non ci sono limiti di spesa.

Il bonus idrico di massimo 1.000 euro può essere richiesto entro il 31 dicembre 2021 per acquisti e lavori fatti a partire dal 1° gennaio 2021, per una sola volta, per un immobile solo ed esclusivamente per interventi di efficientamento idrico. Lo stanziamento totale è di 20 milioni di euro ed è a esaurimento. Il bonus comprende interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua. Per poter ottenere il rimborso, bisognerà registrarsi su una piattaforma non ancora disponibile, previa autenticazione con Spid o Carta d’identità elettronica.

Per i mobili e gli elettrodomestici il bonus è del 50 per cento. Vale per i grandi elettrodomestici non inferiori a classe A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), destinati ad arredare un immobile in fase di ristrutturazione. L’intervento di ristrutturazione dovrà essere iniziato a partire dal 1° gennaio 2020, ma il bonus vale anche per gli acquisti effettuati nel 2021.

Da citare anche il bonus zanzariere 2021: 50 per cento del totale delle spese sostenute entro il 31 dicembre 2021 per zanzariere con schermatura solare. La detrazione riguarda anche i lavori di rimozione di altri sistemi già presenti e per altre opere accessorie. Il limite di spesa è di 60 mila euro.

Il bonus verde è una detrazione fino al 36 per cento sulle spese sostenute per sistemare le aree verde scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e pozzi, coperture a verde e giardini pensili. Il pagamento deve essere tracciabile.

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