Cibus: esportiamo birra in Germania, spumante in Francia e riso in Cina

Bene l’export di birra in Germania: il Made in Italy aumenta infatti del 10 per cento. In crescita anche le spedizioni di spumante italiano verso i grandi concorrenti della Francia, +8 per cento, mentre triplica quest’anno il consumo di caviale nazionale nel mondo (+187 per cento), con l’Italia che è leader mondiale nell’allevamento.

Su questi dati Istat è arrivata l’analisi di Coldiretti, divulgata all’apertura di Cibus, il Salone internazionale dell’alimentazione. Coldiretti ha uno stand tutto suo e alla prima giornata era presente anche il presidente nazionale Ettore Prandini. L’agroalimentare, nel 2021, ha fatto segnare il record storico di esportazioni, +12 per cento, per un valore di 50 miliardi. L’obiettivo è stato realizzato nonostante la pandemia, le restrizioni e le chiusure in tutto il mondo.

Anche negli Stati Uniti c’è stato un forte aumento dell’export di birra, +32 per cento. “Una crescita sostenuta dal boom della birra artigianale, con una produzione che ha raggiunto i 550 milioni di litri l’anno, dei quali circa un terzo ottenuti da aziende che trasformano direttamente i prodotti agricoli. Si tratta di realtà molto spesso realizzate da giovani con profonde innovazioni che vanno dalla certificazione dell’origine a chilometri zero al legame diretto con le aziende agricole con la produzione di specialità altamente distintive”.

A dimostrazione di quanto l’agroalimentare stia crescendo, quest’anno sono partite le prime spedizioni di riso italiano verso la patria di questo prodotto, la Cina. Boom poi per la produzione di frutta esotica Made in Italy, con le coltivazioni nazionali che in meno di tre anni sono raddoppiate, superando i mille ettari tra Puglia, Calabria e Sicilia. Come dire che il cambiamento climatico è diventato opportunità. Al Sud sempre di più si sperimentano e poi si avviano produzioni di banane, mango, avocado, lime, frutto della passione, anona, feijoa, casimiroa. Oltre il 60 per cento degli italiani, secondo un sondaggio Coldiretti /Ixé , acquisterebbero frutti tropicali italiani se ne avesse la possibilità.

“Un sentiment positivo verso il Made in Italy che in realtà riguarda i consumatori in tutto il mondo con l’Italia che è tornata ad essere protagonista nello sport, nella musica e nella politica a livello internazionale con un importante effetto traino anche su settori simbolo del Belpaese come l’alimentare” conclude il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “si tratta di una immagine positiva che occorre trasformare in opportunità economiche e di lavoro superando con gli interventi del Pnrr gli storici gap del Belpaese, dai ritardi infrastrutturali al peso della burocrazia”.

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