Se agosto ha significato la fine delle vacanze per 20,8 milioni di italiano, settembre è il mese degli agriturismi. Sono in molti, la stima parla di 800 mila, quelli che scelgono questa struttura per la tranquillità e per stare a contatto con la natura. Sono 24 mila le strutture presenti in Italia, per molti questa è anche l’occasione per assaggiare buon cibo. Gli agriturismi sono ideali in questo periodo di accortezze anti-covid perché sono in luoghi isolati, in strutture familiari con posti letto limitati, così come quelli a tavola, e con ampi spazi all’aperto.
Nonostante i buoni numeri attesi per settembre, a mancare sarà la presenza degli stranieri, in alcune zone la maggioranza degli ospiti negli agriturismi. Ma non mancheranno i turisti italiani, vogliosi di attività ricreative (sono ormai molte e varie nelle aziende agricole) così come di assistere alle tradizionali attività dell’autunno (la vendemmia, le passeggiate nei boschi alla ricerca dei funghi). Questa tendenza a un turismo anche enogastronomico si è visto durante tutta l’estate, con il 59 per cento di chi era in vacanza in Italia che ha scelto di visitare malghe, frantoi, cantine, aziende, mercati degli agricoltori.
La vacanza ormai non è tale se non si torna con un prodotto tipico. Il turismo enogastronomico, nel nostro Paese, produce un fatturato di più di cinque miliardi di euro.