Molini Fagioli di Magione: riqualificazione e investimenti

Investimenti e riqualificazione: su questi due punti si basa il progetto tutto nuovo della Molini Fagioli di Magione. Dopo aver lanciato il progetto OIRZ – Origine italiana residuo zero, per realizzare un prodotto di filiera agricola certificata tutta umbra, sono pronti dieci milioni di euro per riqualificare l’area intorno a cui sorge la sede, in via della Pace a Magione, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente la produzione umbra di grano tenero.

“Puntiamo a specializzare lo stabilimento sulla produzione di piccole confezioni di farine per arrivare al mercato a dettaglio – ha spiegato il presidente della Molini Fagioli, Alberto Figna – Per fare questo abbiamo pensato ad una riorganizzazione degli spazi. Verranno fatti investimenti importanti in chiave logistica, con la realizzazione di un magazzino automatico verticale con traslo elevatori ad elevata automazione, che permetteranno di accelerare i tempi di stoccaggio, carico e spedizione, limitando la sosta di mezzi ed il traffico in stabilimento. Il tutto è stato pensato in ottica di sostenibilità dell’impianto, che significa diminuzione dell’impatto acustico e di polveri, oltre a un miglioramento estetico degli spazi e della viabilità, insomma delle opere compensative che andranno a beneficio soprattutto della popolazione residente”.

“Per noi è fondamentale – ha continuato Figna – porre attenzione non solo alla tutela ambientale ma anche alla sostenibilità economica verso il primo anello della catena produttiva, l’agricoltore, al quale al momento del raccolto riconosciamo un premio, oltre al costo del grano. Questo è importante perché la semina nelle colline umbre garantisce ottima qualità ma bassa resa e quindi non sempre per l’agricoltore potrebbe essere vantaggioso coltivare un determinato campo senza avere un incentivo”.

Alla Molini Fagioli lavorano 20 dipendenti, ma nell’indotto ce ne sono centinaia; si attende il permesso per costruire da parte del Comune di Magione. “La Molini Fagioli – ha concluso Figna – è un’importante risorsa del territorio umbro e di Magione in particolare, ed ha bisogno del pieno sostegno dell’Amministrazione comunale per lo sviluppo del proprio sito produttivo. Il Fagioli Lab è un moderno centro di ricerca e sviluppo e sarà il luogo dove coltivare e sviluppare progetti per la rinascita e lo sviluppo del territorio. La burocrazia rischia di allungare i tempi e questo per chi vuole investire rappresenta una difficoltà. Il nostro è un progetto complessivo che non riguarda solo l’azienda ma un’importante area industriale di Magione, in cui l’azienda è radicata da anni: ci dispiacerebbe dover delocalizzare lo stabilimento in un’altra area”.

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