Incendi in Italia: +203 per cento nell’estate del 2021

Nell’estate del 2021 i grandi incendi in Italia fanno segnare un clamoroso +203 per cento, con danni per milioni di euro a economia, turismo, lavoro e naturalmente ambiente. L’analisi è di Coldiretti, sui dati Effis, rispetto alla media storica 2008 – 2020. I roghi stanno devastando in particolare Sicilia, Sardegna, Abruzzo, Puglia, Toscana, Calabria e Basilicata. Decine di migliaia di ettari di bosco e macchia mediterranea sono bruciati, si contano animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli distrutti da quelle fiamme che minacciano anche le città.

Sei roghi su dieci sono dolosi, ma a peggiorare la situazione c’è che a causa della chiusura delle aziende agricole, la maggioranza dei boschi nazionali è senza la pr4esenza di un agricoltore che possa gestirli in un’Italia che è coperta per più di un terzo della superficie – pari a 11,4 milioni di ettari – dai boschi; il 32 per cento fa parte di aree protette. Le faggete dei parchi nazionali di Aspromonte, Gargano e Pollino sono tutelate dall’Unesco come patrimonio mondiale. I danni causati dalle fiamme sono purtroppo a lungo termine, ci vogliono infatti almeno 15 anni per far rinascere tutto l’ecosistema forestale e tutte le attività umane tradizionali: raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ricerca dei funghi ed ecoturismo.

Dice Coldiretti: “Per difendere il bosco italiano occorre creare le condizioni affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli. Un’opportunità in tal senso viene dalla legge di orientamento che invita le pubbliche amministrazioni a stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale”.

I boschi assolvono funzioni come la prevenzione delle frane e delle alluvioni e, in Italia, più di 9 comuni su 10 hanno parti di territorio a rischio idrogeologico. “Serve una corretta gestione per preservare i territori e mantenere un patrimonio naturale che rappresenta una strategica risorsa turistica e ambientale”.

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