35 anni, laurea in relazioni internazionali, tre lingue straniere parlate, direttore generale di un’impresa innovativa e internazionalizzata nel settore della meccanica, con più di 70 dipendenti: Michele Carloni è il nuovo presidente di Cna Umbria e prende il posto di Renato Cesca. Carloni è stato eletto nel corso dell’assemblea svoltasi lo scorso 16 luglio.
Cna Umbria sceglie dunque i giovani, come dimostrato dai dieci imprenditori che affiancheranno il presidente: l’età media si è abbassata notevolmente rispetto alla precedente gestione. Ci sono le riconferme di Leonardo Santarelli, Ciro Schiaroli e Luigi Silvestrini, arrivano le new entry Claudio Floritelli, Leonardo Faccendini, Mirko Papa, Simone Cipiccia, Massimiliano Sciattella, Elisa Ferrucci e Michelangelo Faluomi, a rappresentare i diversi settori di attività delle aziende associate e dei territori.
“Il primo impegno della neo presidenza – afferma Carloni – sarà quello di contribuire alla programmazione dei nuovi fondi strutturali 2021/2027 attraverso le proposte che usciranno dal tavolo di coordinamento delle dieci maggiori associazioni d’impresa dell’Umbria, che nelle scorse settimane hanno sottoscritto un patto al riguardo con l’obiettivo di fornire un supporto alla Regione e facilitare la crescita di tutte le imprese con progetti innovativi, a prescindere dalla loro dimensione, perché solo così si potrà creare nuova occupazione e favorire la crescita del Pil regionale. Infatti, il teorema secondo il quale la crescita delle grandi imprese comporti, a cascata, anche lo sviluppo di quelle più piccole, non ha funzionato. Puntiamo quindi al sostegno delle migliaia di micro e piccole imprese italiane e umbre che continuano a costituire l’ossatura del sistema produttivo (99%) e a garantire più del 70% dell’occupazione del settore privato”.
Cna, insieme alle altre associazioni che hanno firmato il patto di coordinamento, lavorerà su transizione ecologica e digitale, innovazione, nuovi investimenti, ricerca, internazionalizzazione, formazione delle competenze e accesso al credito. Secondo Carloni “ci sono tutte le condizioni per fare un buon lavoro perché i prossimi anni saranno ricchi di opportunità grazie alle ingenti risorse a sostegno dello sviluppo provenienti dal Pnrr e dai fondi strutturali. Ma non basteranno se non saranno accompagnate dalle indispensabili riforme, in primis quella della pubblica amministrazione, e da temi cruciali quali quello delle infrastrutture. L’obiettivo deve essere quello di costruire un habitat favorevole alla nascita e alla crescita dell’attività d’impresa”.
Il nei presidente ha ringraziato il predecessore “che ci ha consegnato un’associazione sana e fortemente radicata e sul cui prezioso contributo spero di poter continuare a contare”. Ringraziamenti anche ai due ospiti dell’assemblea, la presidente della Giunta umbra Donatella Tesei e il segretario generale della Cna, Sergio Silvestrini, che hanno partecipato alla tavola rotonda successiva all’elezione.
“L’Italia – ha affermato Silvestrini – è di fronte a una sfida epocale, forse la più grande da sessant’anni a questa parte perché arriveranno risorse che non si sono mai viste prima. Il primo atto di politica economica dovrà essere quello di tornare a guardare al futuro con ottimismo. Si parla sempre delle piccole imprese come un vizio capitale dell’Italia, poi però vediamo che nel 2021 l’Italia ottiene la miglior performance in materia di export e allora, forse, dovremmo riconoscere che questo modello italiano fatto di micro e piccole imprese non è poi così male. Dobbiamo essere consapevoli che non ci saranno altre occasioni per far tornare l’Italia al centro e che si tratta di una sfida che chiama tutti al massimo impegno, alla capacità di stare insieme, di unire le forze e la capacità creativa del nostro popolo. Sono sicuro che la Cna dell’Umbria, con il suo gruppo dirigente, saprà fare ottimamente la sua parte”.