Granocchia, Confesercenti Umbria: “Misure sulle sagre ottime per non far morire le attività”

Giuliano Granocchia, Confesercenti Umbria

Granocchia, presidente di Confesercenti Umbria, cita l’ultimo rapporto di Bankitalia per iniziare un discorso sulla situazione del settore regionale: “I dati della Banca confermano purtroppo il trend strutturale: andamento molto negativo del Pil, dell’occupazione e preoccupante situazione per l’andamento demografico. Dall’Umbria se ne vanno moltissimi giovani ad alto tasso di scolarizzazione e c’è quindi un invecchiamento forte. D’altronde, i livelli salariali qui da noi sono inferiori a quelli del resto del Paese. L’Umbria rischia di posizionarsi su settori produttivi a bassissimo tasso di valore aggiunto”.

Di positivo c’è naturalmente che anche l’Umbria è ormai da settimane zona bianca: “Rispetto ai mesi di chiusura, molte attività commerciali si stanno riprendendo. A essere in difficoltà è ancora tutto ciò che ruota intorno al turismo straniero: nei centri storici la ripresa non è sufficienti dal punto di vista dei consumi e delle presenze turistiche. È molto forte invece il turismo interno, ma gli italiani spendono mediamente di meno degli stranieri. Ci vogliono politiche regionali di attrazione dei flussi turistici dall’estero, poi vedremo se l’entrata in vigore del green pass europeo darà la spinta decisiva”.

Negli ultimi tempi ci sono state proteste per la mancata apertura delle discoteche, Granocchia precisa: “In Umbria questo settore non ha più l’importanza di un tempo quando la regione era disseminata di discoteche. Ora i numeri sono decisamente più piccoli. Noi siamo per avere grande attenzione nelle riaperture, comprendendo le difficoltà economiche di tutta la filiera. Con le dovute accortezze, si può riaprire. E poi, permettetemi di dire una cosa: non si può dire a un’attività di restare chiusa quando vediamo la situazione per le partite di calcio, con piazze piene e nessun controllo. Se il rischio sanitario c’è ancora, è per tutti i settori e gli eventi. Se è calato grazie all’incremento delle vaccinazioni, allora va tenuto conto di questo fattore anche per le discoteche”.

Tornando ai numeri della ripresa, il numero uno di Confesercenti Umbria fa due conti: “Rispetto a ciò che si è perso nell’ultimo anno e mezzo, i tassi della ripresa sono molto significativi. Parliamo di 50-60 per cento. Per alcune attività si è tornati ai fatturati pre-crisi, escludendo il settore turistico. I locali nel centro delle città sono pieni. Ed è anche merito della posizione netta che abbiamo preso nei confronti delle sagre: senza questa concorrenza, il fatturato sale. Senza questo provvedimento, l’estate scorsa molte attività sarebbero morte. Confesercenti ha tenuto il punto sulla questione sagre, chiedendo di non riaprire in maniera eccessiva, e si stanno vedendo i risultati, la misura è stata ottima”.

Confesercenti Umbria distribuirà mascherine agli associati della attività commerciali: “E’ una piccola iniziativa, ma dal valore simbolico. Vuol dire torniamo a consumare in sicurezza, mettiamo in sicurezza le attività dei nostri associati. La consegna è gratuita”. Poi, da settembre, “inizierà il percorso congressuale, con date ancora da decidere”.

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