Confesercenti Veneto Centrale: 75% dei veneti andrà in vacanza

Crisi o non crisi, il 75 per cento dei veneti andrà in vacanza. Questo il risultato rilevato dall’Osservatorio economico Confesercenti del Veneto Centrale, su un campione di 500 persone tra i 40 e i 60 anni. La maggioranza resterà in Italia, il 36 per cento non uscirà neanche dal Veneto, tutti gli altri metteranno da parte per un anno le mete esotiche restando in Europa. Agosto resta il mese più ricercato per la vacanza, così come oltre il 60 per cento del campione ha detto che andrà al mare.

Solo il 40 per cento ha già prenotato, in particolare tramite internet (58 per cento), il 15 per cento sarà ospite di amici, il 7 per cento ha organizzato la vacanza tramite agenzia. Sono in tanti coloro che torneranno dove sono già stati, hanno seguito i consigli dei conoscenti, andranno presso case di proprietà o viaggerà in camper.

Passiamo alle vaccinazioni: l’80 per cento dice di aver ricevuto già almeno una dose o di essere pronto a vaccinarsi prima di partire per le ferie.

“Le località di mare e montagna – rileva il presidente di AssoTurismo Confesercenti del Veneto, Francesco Mattiazzo – si sono riempite in brevissimo tempo e già sfiorano il tutto esaurito. Questa rapida rimonta si deve in ampia parte al turismo di prossimità: i veneti che quest’anno rimarranno in regione, secondo la nostra indagine, sono intorno al 36%. Pur non avendo dati precisi per quanto riguarda gli anni passati, possiamo stimare che la media fosse tra il 15 e il 20%. Questo movimento, tuttavia, come già detto, si concentra verso le zone balneari. Soffrono invece le città d’arte: qualcosa si sta muovendo a Venezia, ma per lo più nel fine settimana”.

Bene il dato sul vaccino: “Più alto di quanto avremmo immaginato. Sicuramente incide l’età media dei rispondenti, sopra i 40 anni, ma il fatto che oltre l’80% dei veneti partirà vaccinato significa che il turismo è pronto per ripartire e che il green pass può funzionare. Se associamo questi dati ai numeri che descrivono l’andamento dei contagi e alla situazione negli ospedali, possiamo dire che ormai il Veneto è una regione covid free”.

Il sondaggio di Assoturismo Veneto è stato portato anche all’attenzione del ministro del Turismo Massimo Garavaglia durante un video collegamento che ha visto la partecipazione dei vertici dell’associazione e di molti operatori. Sono state poste anche diverse domande al ministro: detassazione per le imprese del settore turismo, riduzione del costo del personale con lo sgravio per ulteriori sei mesi per chi rientra dalla cassa integrazione, più facilità per l’accesso al credito.

L’indagine si è svolta con un questionario dalle risposte multiple, in totale sono state 512, con partecipazione più numerosa da Padova e Verona. Utilizzati anche i dati di Venezia e Vicenza, mentre per Treviso, Rovigo e Belluno i numeri raccolti non sono stati rilevanti statisticamente.

La quota di vacanzieri più elevata arriva da Venezia (78%), a Vicenza siamo invece al 68%. L’estate del 2021 sarà all’insegna del last minute, per effetto dell’incertezza che ancora c’era fino al mese scorso. Il 12,4 per cento, per le vacanze, si organizzato con amici a parenti. I vicentini sono i viaggiatori meno avventurosi, con il 50 per cento che non uscirà dal Veneto. I veneziani si muoveranno prevalentemente in Veneto (38 per cento) o andranno al Sud (37 per cento), solo il 25 per cento sceglierà il centro-nord. I veronesi che resteranno in regione sono appena il 22 per cento, il 42 per cento scenderà al Sud. I padovani si dividono in modo piuttosto omogeneo.

Se il mare fa la parte del leone (60 per cento), al secondo posto come meta preferita c’è la montagna (20 per cento), le città d’arte sono al 10 per cento, i viaggi di altro genere seguono e chiudono la graduatoria (esperenziale, trekking, lago, passeggiate). Dopo agosto, il secondo mese che vedrà più partenze è luglio (25,6 per cento), settembre sorpassa di molto giugno, di almeno 4 punti percentuali. I vicentini restano ancora alla tradizione agostana, i veneziani partono soprattutto a luglio, padovani e veronesi sono in linea con le medie regionali.

Vicenza è la città dove più persone dichiarano di non volersi vaccinare (17 per cento), poi c’è Padova (14 per cento). Venezia è al primo posto per la fiducia nei vaccini (87 per cento lo ha già ricevuto o prenotato, solo il 4 per cento non vuole usufruirne).

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