Vaccini nelle regioni: Molise davanti a tutti

Doctor vaccinating young man in clinic

La ripresa economica italiana va di pari passo con il piano vaccinale e accelera dunque nella seconda parte dell’anno, proprio mentre cresce il numero di persone che ha ricevuto la prima vaccinazione o che ha completato il ciclo. Il Pil dovrebbe chiudere il 2021 in aumento del 4,7 per cento, nonostante le restrizioni per contenere i casi di covid. Nel 2022, poi, l’economia italiana proseguirà nella crescita del 4,2 per cento. Le previsioni sono di S&P, che stima un debito in aumento quest’anno al 149 per cento, prima dio stabilizzarsi al 147 per cento nel 2022.

L’agenzia Mediacom043 ha stilato una vera e propria classifica di come le regioni stanno affrontando l’emergenza sanitaria a livello di vaccinazioni. I dati utilizzati dall’agenzia guidata da Giuseppe Castellini sono stati comunicati dal ministero della Salute per quel che riguarda i vaccini (aggiornamento al 31 maggio 2021) e dall’Istat per quel che riguarda la popolazione residente al primo gennaio 2021.

Al 31 maggio 2021, nel nostro Paese, sono state effettuate 34,46 milioni di punture di vaccinazione anti-covid. Ha ricevuto almeno una dose il 58,4 per cento della popolazione residente (compresi ultracentenari e lattanti). Le regioni che hanno somministrato più punture in rapporto alla popolazione sono Molise (63,9%), Liguria (62,7%), Friuli Venezia Giulia (61%), Abruzzo (61%), Umbria (60,7%). In coda troviamo Sicilia (52,9%), Calabria (55,9%), Sardegna (56,2%), Trentino Alto Adige (56,9%) e Veneto (57,8%).

A livello di circoscrizioni, al primo posto c’è il Nordovest (60%), seguito dal Centro (58,7%). Il Mezzogiorno si ferma al 57,1%. All’interno del Mezzogiorno d’Italia, va meglio il Sud continentale (58,7%) rispetto alle Isole (53,7%). Dentro le circoscrizioni, nel Nord-Ovest in testa per somministrazione di punture di vaccino è la Liguria (62,7%), mentre la regione più in ritardo è il Piemonte (58,8%). Nel Nord-Est la regione più avanti è il Friuli Venezia Giulia (61%), il Trentino Alto Adige (56,9%) quella più attardata. Nel Centro in testa l’Umbria (60,7%), in coda la Toscana
(57,9%).

Nel Mezzogiorno Molise in testa (ricordiamo che è la regione italiana ad aver effettuato più somministrazioni di vaccino), mentre in coda c’è la Sicilia (52,9%). Immediatamente sopra la Sicilia appaiono Calabria (55,9%) e Sardegna (56,2%).

Vaccinati (ossia che hanno ricevuto anche la seconda puntura di vaccino o, se già positivi, che hanno ricevuto la somministrazione ridotta di vaccino). Basilicata (22,7%), Liguria (22,5%), Lombardia (21,7%), Emilia Romagna (21,6%) e Piemonte (21,5%) sono le regioni che, al 31 Maggio 2021, presentano la maggiore quota di popolazione vaccinata, mentre in coda troviamo Sardegna (16,4%), Trentino Alto Adige (16,5%), Lazio (18,7%), Campania (19,1%) e Calabria (19,4%).

A livello di circoscrizioni, è ancora il Nord-Ovest ad essere in testa (la popolazione vaccinata è al 20,3%), seguito questa volta dal Nord-Est (20,2%). Il Mezzogiorno d’Italia si attesta al 19,8%. Anche in questo caso, all’interno del Mezzogiorno la performance del Sud continentale (19,8% di popolazione vaccinata) è migliore di quella delle Isole (18,8%).

Dentro le circoscrizioni, nel Nord-Ovest si conferma primatista la Liguria con il 22,5% (era già in testa nel Nord-Ovest per somministrazione di punture di vaccino), mentre la più attardata è la Valle D’Aosta (20,9%), benché nella graduatoria italiana questa regione sia un po’ sopra la media classifica. Nel Nord-Est in testa avanti per percentuale di vaccinati sulla popolazione c’è l’Emilia Romagna (21,6%), attardato invece è il Trentino Alto Adige (16,5%), come d’altronde nel caso già trattato delle punture di vaccino somministrate di cui si è parlato sopra. Nel Centro questa svolta sono in testa le Marche (21,4%), con il Lazio che invece è in coda (18,7%). Nel Mezzogiorno in questo caso brilla la Basilicata (22,7%), mentre la più attardata è la Sardegna (16,4%).

Per quel che riguarda il Trentino Alto Adige, la velocità di vaccinazione – ossia le punture di vaccino somministrate in rapporto alla popolazione, vede la provincia autonoma di Bolzano sopra alla media italiana (59,8% contro 58,4%), sopra la media classifica a livello nazionale, mentre la provincia di Trento (56,9%) è sotto la media nazionale in posizione medio-bassa della graduatoria nazionale.

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