Briganti, Acimga: “Boom di ordini a inizio del 2021”

Andrea Briganti, direttore di Acimga, l’Associazione costruttori italiani macchine per l’industria grafica,
cartotecnica, cartaria, di trasformazione e affini, racconta com’è stato per il settore questo anno difficile: “Come tutta la meccanica strumentale, le nostre aziende hanno continuato a lavorare soprattutto per dare supporto agli stampatori, in particolare per il packaging farmaceutico e alimentare. La prima parte del 2020 è stata di sicuro disastrosa. Tanto che prevedevamo un -25 per cento, perdita che poi si è assottigliata grazie alla ripresa in valore della produzione. Abbiamo chiuso l’anno poco sopra al -10 per cento, mentre per il fatturato siamo scesi del 20 per cento. Tutto sommato, sono stati cali contenuti”.

Nel 2021, al momento, c’è stata la riscossa: “Abbiamo avuto un boom di ordini a inizio anno, il mercato
interno si è ripreso, così come quello estero. Molte attività e molti ordini che non erano stati presi nel
2020, sono stati portati a ordinativo nel 2021. Questa situazione ci fa ben sperare per un consolidamento e una ripresa abbastanza sostenuti, soprattutto nel secondo trimestre in cui sta andando avanti anche la campagna vaccinale”.

Aggiunge Briganti: “Non dimentichiamo che c’è differenza, nella meccanica strumentale, tra ordini e fatturato. Dall’ordine parte la produzione, dopo 8-10 mesi c’è la consegna ed è qui che si vede il fatturato. Diciamo che gli ordini anticipano un buon fatturato”. Si prevede l’effetto leva, in questo 2021, anche sui mercati internazionali ed extraeuropei: “L’Ue, Stati Uniti e Cina assorbono il 90 per cento del totale delle esportazioni, il restante 10 per cento riguarda mercati che ruotano. In definitiva, prevediamo una ripresa forte anche dei mercati internazionali, favorita anche dalla possibilità di tornare a frequentare fiere e congressi”.

Acimga, nelle scorse settimane, ha partecipato al lancio della task force settoriale tra sistemi fieristici
sancita dall’accordo tra il ministero degli Esteri italiano e quello dell’Economia tedesco. Dice Briganti: “Il
sottosegretario Manlio Di Stefano ha confermato la prospettiva di collaborazione con la Germania, sottoscrivendo con il suo omologo tedesco Ulrich Nussbaum un accordo sia in termini di tavoli di contenuti tra associazioni, sia di manifestazioni fieristiche. Acimga è stata coinvolta direttamente nel contesto di ‘virtual drupa’, principale manifestazione tedesca dedicata alle macchine per la stampa, svoltasi lo scorso 20-23 aprile: in quell’occasione ha preso il via il programma inserito nell’agenda dei due governi, che vedrà la sua seconda tappa a settembre per Future Factory, evento organizzato da Acimga che confidiamo si potrà svolgere in presenza. Ad oggi, siamo l’unica associazione di categoria che ha messo in piedi e che coordina una serie di eventi che fanno parte della roadmap di questa task force settoriale italo-tedesca”.

Nel settore è in atto una forte evoluzione tecnologica che tocca, in particolare, il comparto dello stampato: “Al momento il trend è la specializzazione dello stampato, in chiave di Industria 4.0 e di digitalizzazione: ossia raccolta dati e programmazione delle attività di produzione. Siamo in questa fase di sviluppo, le macchine elaborano una grande mole di dati che consentono di portare la produzione a livelli più alti, in termini di flessibilità e personalizzazione. La prospettiva commerciale, secondo il nostro osservatorio, è quella della servitizzazione, cioè di un processo in cui la macchina in sé non è più il valore aggiunto, ma lo è il servizio connesso all’uso della macchina, personalizzato sulla base delle esigenze del cliente”.

C’è soddisfazione, da parte di Briganti, per ciò che ha fatto il Governo nei confronti del settore in questo
anno di pandemia: “Ci è stata data la possibilità di continuare a produrre anche durante il lockdown e questo è stato fondamentale per limitare l’impatto della pandemia sulle nostre imprese. L’Italia ha problemi strutturali, non necessariamente collegati ad azioni congiunturali. Ci portiamo dietro il fardello del debito pubblico, impossibile da annullare. Tolto questo problema, la meccanica strumentale alla politica chiede solo la disponibilità ad essere ascoltata e, ad oggi, considerata anche la continuità garantita alle misure per la transizione 4.0, possiamo dire che stiamo andando in questa direzione”.

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