Cartelle esattoriali: invio, Governo studia proroga al 31 maggio

Il Governo sta pensando di concedere un’ultima proroga per l’invio delle cartelle esattoriali. L’idea è di prolungare di un mese il blocco, stabilito dal decreto Sostegni, e che termina nel prossimo fine settimana. Servirà naturalmente l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri all’interno del Decreto Imprese/Sostegni bis.

Si lavora a una ripresa graduale da inizio giugno, con scadenza per l’invio delle cartelle esattoriali al 31 maggio quindi. La pandemia ha praticamente obbligato il Governo, nell’ultimo anno, a congelare l’invio di 35 milioni di cartelle di imprese e cittadini. Da giugno, poi, riprenderà la riscossione, ma si sta pensando a una rateizzazione delle cartelle.

L’ipotesi che sta prendendo corpo è che le partite Iva, iscritte nell’elenco delle attività che hanno beneficiato dei contributi a fondo perduto, possano richiedere la rateizzazione degli importi in dieci anni. Sempre per evitare un sovraccarico alle attività economiche in difficoltà, si scaglionerà nell’arco di sei mesi l’invio delle cartelle arretrate.

Intanto, sarà di 22 miliardi l’indennità a fondo perduto per le attività che hanno subito perdite a causa del lockdown. Coprirà l’arco di due mesi contro l’unica mensilità dei precedenti dl. Tre le opzioni sui criteri di accesso: replicare la soglia minima del 33% di perdite di fatturato rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente; abbassare l’asticella al 20% di fatturato; valutare il paradigma di calcolo delle perdite effettive guardando non più al fatturato ma al bilancio.

Se venisse scelta la terza opzione, si allungherebbero i tempi perché servirebbe valutare i dati di bilancio e le dichiarazioni fiscali per quantificare utile d’impresa e imponibile fiscale. In Cdm si discuterà dunque di due possibilità: separare in due quote il ristoro, ciascuno con un diverso criterio di calcolo, il primo da erogarsi subito ed il secondo dopo la presentazione dei dati necessari alla verifica dei requisiti; lasciare al beneficiario la scelta fra un ristoro immediato parametrato su una doppia mensilità ma sempre collegato alla perdita di fatturato 2020 così come nel primo Decreto Sostegni oppure optare per un ristoro successivo ma meglio parametrato sulla reale perdita subita.

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