Lo Papa, Fisascat Cisl Calabria: “Il turismo deve reinventarsi”

Manca poco più di un mese all’inizio della stagione estiva, ma manca anche la programmazione e la concertazione che dovrebbero esserci per recuperare almeno qualcosa di quello che si è perso sul versante turistico. Fortunato Lo Papa, segretario calabrese di Fisascat Cisl, chiede a Regione, operatori turistici, enti locali, Pro Loco e a tutti gli altri attori di unirsi in rete per costruire un percorso di opportunità e di contenitori, in modo da superare un’estate che ancora dovrà fare i conti con il covid e con le restrizioni a esso legate. Ma chiede anche di seminare in vista dei mesi successi per portare alla destagionalizzazione.

Dice: “Il mondo è cambiato, la quotidianità è cambiata, non possiamo affrontare tematiche diventate sempre più corpose con gli stessi strumenti ante pandemia. Il turismo deve reinventarsi”. Bisogna intanto cavalcare l’onda del turismo di prossimità, ma non solo. “L’alto numero di lavoratori in smart working si presta ad esempio al “workation”, mix tra vacanza e lavoro, basato su luoghi che permettono di andare in vacanza e allo stesso tempo di continuare a lavorare da remoto, magari con vista mare. Non si tratta di velleità – sottolinea Lo Papa – ma di opportunità concrete che in altre parti d’Italia sono state già messe a frutto”.

Otto motivi su dieci, che spingono i turisti a visitare la Calabria, sono gastronomici ed ecologici. “I nostri pregiati vini, le carni, i salumi, i formaggi, non possono essere proposti solo al ristorante, ma possono diventare tappe di percorsi che affianchino la scoperta di luoghi e panorami, al piacere del buon cibo. Una sorta di slow tourism, turismo lento e appagante, che si presta ad essere destagionalizzato ed offerto tutto l’anno”.

Il settore termale si presta agli stessi scopi, come il turismo religioso e gli eventi sportivi: “La Calabria ha tutte le risorse per inventare e reinventare offerte e contenitori di opportunità. Accanto a questo – spiega Lo Papa – è opportuno che si spinga su una formazione specifica e di livello alto dei lavoratori che diventeranno parte integrante di questa fase di sviluppo. La politica è poi un attore fondamentale, nell’adottare politiche integrate nel settore”..

“Prioritari rimangono i vaccini. Più volte abbiamo chiesto che venissero adottati immediatamente per il settore turistico e che si velocizzasse l’adozione del protocollo per i vaccini sui luoghi di lavoro. Ottimizzare il sistema di immunizzazione – conclude il segretario – rimane una chiave fondamentale per consentire la ripartenza di ogni comparto”.

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