Copagri Calabria: sì convinto a Distretto del Cibo della Costa Ionica Reggina

“La Copagri Calabria condivide pienamente la necessità di promuovere con ogni mezzo lo sviluppo territoriale attraverso attività agricole e agroalimentari che siano sostenibili sotto il profilo sociale, ambientale ed economico e, per tali ragioni, promuove e appoggia la costituzione dei Distretti del cibo, sostenendo convintamente l’ampia partnership per un Distretto del cibo della Costa Ionica Reggina, promossa dal GAL Terre Locridee e dal GAL Area Grecanica”. Lo ha fatto sapere il presidente di Copagri Calabria, Francesco Macrì, dopo la pubblicazione da parte della Regione della manifestazione d’interesse a individuare le aree del territorio da trasformare il Distretti del Cibo.

“Al progetto di costituire un Distretto del cibo dello Costa Ionica Reggina, oltre ai promotori GAL Terre Locridee e GAL Area Grecanica, hanno dato la loro disponibilità, con entusiasmo e rinnovata fiducia, il Parco Nazionale dell’Aspromonte, la Confindustria Reggio Calabria, la Camera di Commercio di Reggio Calabria e il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria”, spiega la Copagri.

“Stiamo lavorando per coinvolgere più attori possibili del territorio, così da andare a creare una rete compatta e unita che possa raggiungere gli obiettivi prefissati della competitività sui mercati nazionale e internazionale dei sistemi locali di riferimento e delle imprese, favorendone la concentrazione dell’offerta in una logica di filiera e di multi-filiera. Se le aziende del territorio crescono, crescerà l’occupazione e il benessere economico e sociale del territorio stesso”, prosegue il presidente della Copagri Calabria.

“Come Copagri Calabria sosterremo tutte le iniziative di rete fra imprese, associazioni e istituzioni che sul territorio vogliono costruire progetti di sviluppo e di crescita delle filiera agroalimentare calabrese e saremo sempre disponibili ad ascoltare chi vorrà mettersi in gioco, con entusiasmo e sacrificio, per rigenerare e rilanciare il settore primario della nostra Regione”, conclude Macrì.

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