Cia Campania: nasce l’Osservatorio socioeconomico della pesca e dell’acquacoltura per il Mezzogiorno

A Ischia, insieme alla presentazione di PescAgri Cia Campania, prima associazione regionale dedicata, è stata annunciata anche la creazione dell’Osservatorio socioeconomico del settore per il Mezzogiorno.

Alessandro Mastrocinque, presidente di Cia Campania, ha spiegato: “La sfida per il Mezzogiorno guarda allo sviluppo della filiera da una parte, portando nuova attenzione sull’industria della trasformazione di tutto il pescato per conquistare fette importanti di mercato, dall’altra, costruendo un Osservatorio socioeconomico della pesca e dell’acquacoltura per il Mezzogiorno come requisito urgente e necessario al recupero di un ruolo di primo piano sul Mediterraneo, capace di generare inclusività e opportunità per le future generazioni, per i giovani e le donne”.

L’Osservatorio servirà per costruire un nuovo dialogo con gli addetti ai lavori, con il mondo accademico, con le associazioni e la società civile, per supportare con dati, studi e ricerche, l’incremento produttivo e sostenibile delle imprese. Farà poi da base allo sviluppo di altri progetti, come il Museo del Mare o il Parco Sommerso di Aenaria, di iniziative per la promozione del pesce nella dieta mediterranea, di sensibilizzazione sulla sicurezza alimentare e di valorizzazione di tipicità e turismo, guardando a Procida capitale della cultura 2022.

“Ischia e le altre isole minori sono come le aree interne d’Italia – è intervenuto il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino – Il nostro impegno perché gli vengano riconosciuti diritti è, dunque, per noi lo stesso che ci vede a lavoro, già da tempo, per portare il cambiamento nelle aree rurali del Paese. Significativa è, in questo senso, l’azione di Cia Campania per tutto il Mezzogiorno – ha proseguito Scanavino – e il ruolo di PescAgri-Cia si rafforza con la nascita di declinazioni regionali dove le marinerie sono concreto volano di crescita. Diamo voce alle istanze di chi crede e investe nella diversificazione e nella multifunzionalità. Facciamo appello alle istituzioni perché le risorse importanti, anche per il settore della pesca e dell’acquacoltura, vengano incanalate sulle reali esigenze delle imprese, degli allevatori e dei pescatori”.

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