Nocciole in Umbria: raggiunto il traguardo dei 500 ettari

Venerdì 23 aprile, nel corso del webinar ‘Filiera Nocciolo Umbria – Sviluppo e Opportunità’, si è parlato della sfida lanciata tre anni fa che ormai è diventata una realtà, con margini di ampliamento. A fare il punto è stato Domenico Brugnoni, presidente di ProAgri (Consorzio produttori agricoli) con cui Ferrero Hco ha firmato il contratto che prevede di raggiungere, entro il 2025, 700 ettari di noccioleto in Umbria, passando dai 40 iniziali piantati tre anni fa a 110 nel 2019, 350 nel 2020 e 500 attuali.

È intervenuto anche l’assessore all’Agricoltura Roberto Morroni, mentre le conclusioni sono state affidate a Fabio Rossi, presidente di Confagricoltura Umbria, associazione che dall’inizio ha supportato l’iniziativa, vedendola come una grande opportunità per le imprese agricole della regione. Ivan Seri, responsabile Pni Centro Italia Hco Ferrero, si è soffermato sul tema della progettazione e realizzazione degli impianti; sul tema dei servizi e dell’assistenza tecnica è intervenuto Iacopo Bianconi, tecnico ProAgri che coordina le attività dei tecnici sugli impianti di nocciolo. Per i dettagli del progetto ‘Nocciolo Italia’, voluto da Ferrero Hazelnut Company, la parola è andata a Fabio Piretta, project manager Ferrero Hco.

Per Rossi “c’è una grande adattabilità del nocciolo ai terreni umbri”. Il numero uno di Confagricoltura Umbria ha aggiunto: “In questa filiera c’è ancora capienza perché riducendo i costi di impianto siamo riusciti ad arrivare già a 500 ettari e possiamo puntare a 900 con i budget previsti inizialmente dal progetto di filiera. Attualmente è in corso una interlocuzione con Ferrero per un ampliamento del contratto”.

“Come Confagricoltura difenderemo questa ed altre filiere da attacchi e demagogie che vengono da chi, in Umbria e fuori, pensa di rimanere allo status quo e di lasciare gli agricoltori nella difficoltà economica” ha sottolineato poi Rossi per poi aggiungere: “Noi combatteremo sempre tutti quelli che in maniera ideologica e senza fondamento scientifico pensano di andare ad influenzare le scelte degli agricoltori”.

Rossi ha rimarcato l’importanza di Regione Umbria nel percorso, considerato il supporto che sta dando a questa come ad altre filiere. Complimenti ricambiati da Morroni: “L’impegno che gli agricoltori stanno mettendo in questa filiera è stimolato da associazioni come Confagricoltura, sempre in prima linea su questo fronte”: “La Regione guarda al progetto con interesse, e non solo a parole, viste le scelte fatte per orientare risorse crescenti per completare una filiera che potrà caratterizzare sempre più l’agricoltura umbra del futuro”.

Parlare di agricoltura per Morroni “significa parlare di qualità e di orientamento delle produzioni in tal senso, specialmente per una regione piccola ma con potenzialità importanti e straordinarie come la nostra”. Di filiere come “asse strategico” ha poi parlato Morroni “per avere il coraggio di tuffarci nel futuro”. Oltre che di un’agricoltura umbra che “deve riposizionarsi e guardare alla creazione di valore e profitto”, e quindi orientare la propria attività verso colture come quella del nocciolo che vanno in tal senso.

Brugnoni, presidente di ProAgri, ha sottolineato le motivazioni degli agricoltori “nel creare opportunità di filiera con prospettive agricole, sostenibili sia dal punto di vista ambientale che economico”. “Siamo partiti – ha detto – sfidando una coltura presente in altre realtà italiane ma che conoscevamo poco qui in Umbria. Il primo obiettivo dei 500 ettari è stato raggiunto proprio nelle settimane scorse e questo non era scontato. Siamo ora sempre più convinti che questa coltura ha una fattibilità concreta nei nostri territori, dopo aver sperimentato anche tutta una metodica con costi competitivi e servizi tecnici”.

Servono sempre più imprese agricole disposte a diversificare e a puntare sul nocciolo perché il progetto abbia un’evoluzione “positiva e in crescita”. Sono possibili visite nelle aziende dove tre anni fa sono stati realizzati i primi impianti. È sufficiente prenotare inviando una email a uno di questi indirizzi: sannipoli@fattoriatabacchi.it; iacopo.bianconi@fattoriatabacchi.it. Oppure telefonando allo 075 86 27 939 – 075 86 27 931.

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