Commissione europea: spinge su agricoltura biologica e digitale

La Commissione europea ha preso una posizione netta a favore dell’agricoltura biologica, considerata centrale nella ripresa dell’economia europea dopo la pandemia. L’agricoltura biologica unisce gli obiettivi della strategia europea della tutela della biodiversità e, attraverso il digitale, traduce nella pratica gli scopi della strategia Farm to Fork, ossia della completa tracciabilità dei prodotti dal produttore al consumatore.

E ancora: la Commissione dice che l’agricoltura biologica può essere fondamentale per l’accesso alle professioni agricole da parte dei più giovani, così come per combattere la disparità di genere, offrendo più opportunità alle donne.

L’Ue indica due modalità per stimolare la domanda, oggi molto disorganica e schizofrenica da area ad area. Una è la valorizzazione della tracciabilità. Entrano in gioco le nuove tecnologie, dall’intelligenza artificiale, alla blockchain, a tutte le soluzioni che possano incrementare la trasparenza e la tracciabilità dei prodotti biologici. La Commissione afferma espressamente di lavorare per una sorta di “passaporto digitale” dei prodotti. Il secondo percorso è quello relativo alla promozione ed all’incremento della fiducia del consumatore nei prodotti biologici e nella certificazione di processo, anche attraverso la valorizzazione
dei loghi in etichetta. Su tale fronte, la Commissione si propone di incrementare, nel quadro dei programmi di lavoro annuali, il budget dedicato alla promozione e di stimolare la visibilità del settore.

La Commissione Europea ha aperto anche una consultazione pubblica sulla futura politica di promozione dei prodotti agroalimentari dell’Ue, nei confronti del mercato interno e di quello extra-Ue. In sede di raccomandazioni finali, la Commissione riconosce l’efficacia non solo delle campagne che comportano il contatto diretto con i consumatori, ma soprattutto l’importanza della promozione dei prodotti realizzata da influencer sui social media.

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