Gelate in Umbria: danni ingenti alla viticoltura

Le gelate della scorsa settimana si stanno abbattendo sull’intero comparto vitivinicolo umbro, già provato dagli effetti della pandemia. Secondo i rilevamenti effettuati dai tecnici delle Cantine Cooperative, in meno di 24 ore è andato in fumo il 50 per cento della produzione, con punte dell’80 per cento sulle uve precoci come Chardonnay, Grechetto, Trebbiano e Sangiovese.

Lorenzo Mariani, direttore regionale di Federagripesca – Confcooperative, ricorda come Confcooperative associ la totalità delle Cantine Cooperative, aventi sede in Umbria, con 2.500 soci produttori, operanti da Orvieto a Montefalco, dal Trasimeno ai Colli Martani, da quelli Perugini all’Altotevere: “Purtroppo in cui gli areali della regione la gelata ha prodotto danni gravi e diffusi”.

Conferma Vincenzo Cecci, presidente della Cantina Cooperative Monrubio e del Consorzio Vini di Orvieto: “La gravità della calamità è stata determinata da un mix micidiale di fattori meteorologici. Il picco anomalo di caldo di fine marzo ed inizio aprile ha favorito il germogliamento delle viti, specie quelle precoci, ma a ciò ha fatto seguito il repentino abbassamento delle temperature sotto zero, che è rimasto tale ben oltre la nottata e fino alla tarda mattinata. Le conseguenze non potevano che essere di tale gravità”.

La Regione Umbria ha predisposto un portale regionale per la segnalazione dei danni, che deve essere fatta entro 20 giorni dall’accaduto.

“Siamo certi che come sempre l’Assessore Roberto Morroni saprà attivarsi con tenacia per dare riscontro al grido d’allarme degli agricoltori – riprende Mariani – ma non confidiamo granché nell’intervento del Fondo di Solidarietà Nazionale, previsto dalla Legge 102/2004, per la semplice ragione che la calamità meteorologica ha prodotto danni in gran parte del territorio nazionale ed in passato gli indennizzi agli agricoltori sono stati assai miseri e molto tardivi in eventi calamitosi, tra l’altro decisamente più circoscritti. La vera beffa sembra invece delinearsi per la gran parte degli agricoltori che avevano sottoscritto polizze assicurative a fine marzo o inizio aprile i quali, non essendo decorso il periodo di attivazione della polizza che in genere è di 12 giorni, non vedranno alcun indennizzo”.

C’è anche un danno non rimborsabile, come spiega preoccupato Massimo Sepiacci, presidente della Cantina Cooperativa Duca della Corgna di Castiglione del Lago e vice presidente di Confcooperative Umbria: “Quello delle Cantine Cooperative che non vedranno conferire le uve dai soci e quindi andranno in deficit produttivo”.

“Manifesteremo questa problematica nei prossimi giorni all’assessore regionale Morroni nella certezza che non farà mancare il suo impegno come in altre occasioni. Parimenti sensibilizzeremo gli onorevoli e senatori umbri, in special modo coloro che rivestono incarichi parlamentari e di partito che impattano con il comparto agricolo”.

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