Il Superbonus 110 per cento potrebbe cambiare faccia: si va infatti verso una detrazione fiscale unica del 75 per cento. Sono previste inoltre applicazioni graduate in funzione del livello di efficientamento energetico raggiunto dall’edificio, più beneficiari ammessi, lo snellimento delle procedure burocratiche.
A quanto pare, secondo SkyTg24, scomparirà la lunga lista di aliquote minori, sostituite da un’unica grande detrazione, con aliquote graduate. Quello che viene invece confermato è il prolungamento del superbonus fino al 31 dicembre 2023. La proposta di armonizzare le aliquote e semplificare la progettazione dei lavori è arrivata dal Senato. Potrebbero diventare tutte con aliquota al 75 per cento ecobonus, bonus ristrutturazioni, bonus mobili, sismabonus, bonus verde, bonus facciate, bonus idrico e bonus colonnine.
Verranno inoltre ridotti i tempi per il rimborso, più dettagliatamente verranno dimezzati: da dieci a cinque anni. Si amplia la platea dei beneficiari: non più solo i privati, ma anche le strutture ricettive, gli alberghi, le imprese agricole e quelle agrituristiche. Gli interventi potrebbero essere estesi a quelli di riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio immobiliare pubblico, dalle scuole all’edilizia residenziale pubblica. E poi: strutture sanitarie, giuridiche e sportive.
Infine, come anticipato, le procedure saranno più semplici. C’è la proposta di trasformare la cessione del credito e lo sconto in fatture in sistemi strutturali.