Esportazioni Umbria: Intesa Sanpaolo, -5,5 per cento nel 2020

Il 2020, per le esportazioni umbre, si è chiuso con -5,5 per cento, meglio della media nazionale, che fa segnare un autentico crollo, -12,7 per cento. Ha retto bene l’urto il distretto della maglieria e dell’abbigliamento di Perugia, che fa segnare -7,9 per cento contro il -24,4 per cento della media delle altre regioni. Soffre il mercato del mobile dell’Alto Tevere, in calo del 13,1 per cento, mentre in controtendenza è l’olio, con un +4,1 per cento.

Questi dati sono della Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. I mercati più attrattivi restano quello russo (+24,1 per cento) e cinese (+26,3 per cento), in particolare grazie alla maglieria e abbigliamento di Perugia che, nel secondo semestre del 2020, hanno raggiunto una crescita del 70 per cento in Cina. Riduzione più forte verso gli Stati Uniti (-20,6 per cento).

“Nonostante permanga uno scenario ancora molto incerto, con l’implementazione della campagna vaccinale è previsto un graduale ritorno alla normalità, con una ripresa più stabile a partire dal terzo trimestre, e una spinta rilevante potrà arrivare proprio dai mercati internazionali e dalla capacità di cogliere il trend di ripresa che il commercio estero ha mostrato”.

Il distretto della maglieria di Perugia ha avuto nel 2020 una riduzione di 40 milioni di euro, attestandosi a 462 milioni di euro, con la maglieria a 336 milioni di euro, pari al 73 per cento delle esportazioni distrettuali. Il comparto del mobile di Città di Castello ha avuto un export pari a 67 milioni di euro, -13,1 per cento sul 2019, che non si è riusciti a compensare con il boom di vendite verso la Germania (+17 per cento), a causa dei mercati francese (-19 per cento), Regno Unito (-20 per cento) e Stati Uniti (-24 per cento).

Il comparto oleario supera i 195 milioni di euro di esportazioni, +7,6 per cento rispetto al 2019. Merito del boom di vendite verso la Francia (+13 milioni), grazie anche allo sbarco a Spoleto della multinazionale transalpina Avril. Bene l’export anche verso la Spagna, da un milione del 2019 a più di cinque milioni nel 2020.

Intesa Sanpaolo scrive con Luca Severini, direttore regionale Toscana e Umbria della banca: “Nel 2021 i distretti umbri potranno svolgere un ruolo centrale per l’economia della regione, grazie all’elevata qualità dei prodotti e alla capacità di relazionarsi con i partner internazionali. E’ stato appena lanciato il programma Motore Italia con cui mettiamo a disposizione un miliardo di euro di nuovo credito per le imprese umbre, offrendo sostegno finanziario per il capitale circolante, per programmi di crescita, per investimenti a favore della transizione 4.0 e della digitalizzazione, oltre a supportarne i progetti di sostenibilità e circular economy”.

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