Le famiglie circensi sono allo stremo: manifestazioni in tutt’Italia per significare il loro stato di necessità. Pronti a riaprire in piena sicurezza.

Sono almeno cinquemila le famiglie che vivono nel mondo del circo e del lunapark, un settore, che è stato stremato da un anno di chiusura incondizionata sin dal primo lockdown Un anno di chiusura quasi totale, centinaia di luna park e circhi annullati in tutta Italia, oltre cinquemila famiglie senza lavoro e reddito dal primo lockdown. L’associazione di categoria, l’ A.N.E.S.V. A.G.I.S., Associazione Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggianti scende in campo per sollecitare il Governo ad iniziative di vasto respiro per una serie di ristori più consistenti e per ripensare la politica della chiusura totale
E per questo ha indetto nella mattinata di venerdì 26 marzo una manifestazione per accendere un “faro” sulla situazione drammatica del settore a causa della pandemia da Covid-19 e richiedere la ripartenza, in sicurezza, della stagione 2021. La richiesta è già stata presentata al ministro Dario Franceschini e alla Conferenza delle Regioni.
«Luna park e circhi sono chiusi da un anno – tuona Ferdinando Uga, esercente e presidente dell’Associazione nazionale esercenti spettacoli viaggianti, che ha organizzato l’evento – ed è una disgrazia per le migliaia di piccole imprese la cui vita è fondata su questo lavoro. Le nostre attività sono all’aperto e abbiamo dimostrato di poterla gestire in piena sicurezza: abbiamo necessità di riaprire per dare respiro alle imprese. Le riserve economiche sono finite, gli aiuti stanziati dalle istituzioni sono stati insufficienti, dobbiamo tornare a far sorridere e a portare spensieratezza al nostro pubblico, ai giovani, alle famiglie e ai più piccoli. Chiediamo al Governo una data per la riapertura e un sostegno per la ripartenza, mentre ai Sindaci che lo scorso anno non hanno fatto svolgere i luna park anche quando si poteva, più attenzione al settore e collaborazione, per tornare ad offrire ai cittadini un divertimento popolare in piena sicurezza». Gli esercenti dello spettacolo viaggiante e del circo manifesteranno quindi la mattina di venerdì 26 marzo a Milano, in piazza Duomo,), Torino, in piazza Castello, Venezia, in piazza Mercato a Marghera, Ferrara, in piazza Trento e Trieste, Firenze, in piazza Santa Croce, Perugia, in piazza Italia, Roma, in piazza del Popolo, Napoli, piazza del Plebiscito, Potenza, in piazza Mario Pagano, Bari, Palazzo dell’Economia, ad. Piazza della Libertà e Cagliari, in piazza Giuseppe Garibaldi. «La quasi totalità dei nostri esercenti ha concluso il 2020 con neanche 50 giornate di attività – conclude Uga – e, se non vengono presi provvedimenti, il 2021 rischia di essere ancor più catastrofico e drammatico. Circhi e luna park sono un’attività di cultura e spettacolo popolare che si svolge all’aperto e in piena sicurezza, nel rispetto delle linee guida nazionali e degli specifici protocolli approvati dall’autorità sanitaria».

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