Coldiretti Puglia: export vino, -7,6 per cento

(ANSA) - 20 MAG - Due vini campani , entrambi irpini, sono stati premiati al II Concorso nazionale dei vini rosati d?Italia e si sono aggiudicati la medaglia d?argento in due differenti categorie. Dei 19 vini premiati dal secondo Concorso enologico nazionale dei vini Rosati, promosso dall?assessorato alle Risorse agro-alimentari della Regione Puglia, in partenariato con Assoenologi, Accademia Italiana della Vite e del Vino e Unioncamere Puglia e autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole, sei medaglie infatti sono andate al Veneto, la Regione più premiata, cinque all?Emilia, due a Campania

Ristoranti chiusi, export di vino pugliese in calo del 7,6 per cento. Lo fa sapere Coldiretti Puglia su dati Istat-Coeweb relativi al 2020. Ci sono, nelle cantine della Puglia, ben 6,5 milioni di litri di vino fermi a causa del crollo dei consumi fuori casa per le restrizioni anti covid.

“Bisogna recuperare spazi e rapporti con i mercati esteri che stanno subendo una lunga battuta d’arresto a causa del covid. Non bisogna perdere altro tempo intervenendo con una distillazione di emergenza nelle aree più produttive, con l’obiettivo di togliere dal consumo alimentare vini e mosti a valori paragonabili a quelli di mercato, non escludendo il ricorso alla vendemmia verde”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

I consumi di vino fuori casa, nel 2020, hanno fatto registrare un tracollo del -38 per cento per una perdita totale di quasi 230 milioni di euro. “Grazie alla azione di Coldiretti sono state adottate varie misure finalizzate a dare liquidità ai produttori e ridurre le giacenze di vini e di uve della nuova vendemmia ma anche sgravi contributivi, incentivi all’acquisto di vino e prodotti italiani, ma vanno finanziate e promosse altre misure incentivanti per sostenere il settore”, afferma Gianni Cantele, responsabile della Consulta Vitivinicola di Coldiretti Puglia. “Con quasi 4 cantine su 10 (39%) che fanno registrare difficoltà a seguito dell’emergenza occorre intervenire rapidamente per sostenere le esportazioni, alleggerire le scorte, ridurre i costi e tagliare la burocrazia – aggiunge Cantele – con il preciso dovere di pensare a strumenti per il settore che semplifichino, siano agili e flessibili ed immediatamente fruibili. Necessari le campagne promozionali regionali, nazionali e internazionali e la segmentazione dei canali della distribuzione”.

I vini rosati pugliesi hanno avuto un boom e con il 17 per cento rappresentano oggi i più venduti, secondi solo ai rosè della Provenza. Ma la Puglia si fa bella pure con gli spumanti, dove è grande la capacità di innovazione dei produttori pugliesi. Sono popolari in tutto il mondo Primitivo, Negroamaro, Susumaniello e Nero di Troia, così come Dop quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte. Il covid, purtroppo, ha dato un colpo pesante a tutto il settore.

Coldiretti chiede al Governo di intervenire in tutta Italia con almeno 150 milioni di euro. Misura che permetterebbe di produrre 25 mila litri di alcol e gel disinfettanti 100 per cento in Italia, oggi per la maggior parte approvvigionati sui mercati internazionali. La Francia ha messo a disposizione più di 250 milioni di euro per interventi simili. In gioco c’è il futuro del primo settore dell’export agroalimentare italiano, con un fatturato di 11 miliardi di euro e occupazione per 1,3 milioni di persone. Senza contare poi l’indotto: dall’industria vetraria dei tappi al trasporti, alle bioenergie, agli accessori, ai vivai, agli imballaggi, all’enoturismo e alla cosmetica, per finire con il mercato del benessere.

Coldiretti è impegnata nella campagna #iobevoitaliano, “ma serve anche sostenere le imprese con massicci investimenti pubblici e privati, anche per la ripresa delle esportazioni, con il vino che rappresenta un elemento di traino dell’intero Made in Italy sui mercati mondiali, attraverso un piano strategico per l’internazionalizzazione necessario per sostenere la ripresa”.

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