Regione Umbria: riforma per i centri per l’impiego

Michele Fioroni

Approvata ieri, dalla Giunta umbra, la legge regionale n. 1 del 2018, ‘Sistema integrato per il mercato del lavoro, l’apprendimento permanente e la promozione dell’occupazione, Istituzione dell’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro”.

Riforma, questa, che vuole migliorare l’efficienza dei centri per l’impiego, anche collaborando in modo forte con le agenzie private. Arpal Umbria diventa nel contempo maggiormente indipendente e dotata di un modello di governance adeguato alla sua struttura, quella di un soggetto deputato alla gestione sia delle attività di formazione che di quelle relative ai centri per l’impiego e ai servizi e politiche per il lavoro.

Tanti sono gli ambiti di intervento, dal recepimento del d.lgs. n. 276 del 2003, attuativo della Legge Biagi, all’introduzione dell’Osservatorio Regionale del Lavoro, nodo regionale del network nazionale, finalizzato a monitorare le esigenze del mercato e utile strumento ai fini della definizione delle politiche formative sostenute dalla Regione. Soprattutto, l’Umbria – a 18 anni dal decreto legislativo 276 del 2003, introduce l’autorizzazione regionale per lo svolgimento da parte dei privati di servizi di intermediazione, ricollocamento e ricerca e selezione del personale; la previsione che parte delle assunzioni obbligatorie per le imprese si possano effettuare con il tramite delle cooperative sociali, offrendo maggiori spazi lavorativi alle persone con disabilità iscritte alle liste e con forme di inserimento mirate per i soggetti più svantaggiati percettori, anche mediante il ricorso alle agenzie per la somministrazione accreditate.

Arpal Umbria potrà adesso stipulare convenzioni con organismi privati. Rimessa alla Giunta l’opportunità di autorizzare i centri per l’impiego ad avvalersi, in via transitoria, dei privati per stipulare anche il Patto di servizio. Introdotto poi il ‘Buono umbro per il lavoro’, che istituzionalizza il modello di erogazione dei servizi per il lavoro che coinvolge centri per l’impiego e soggetti accreditati.

L’assessore Michele Fioroni dice: “La riforma della legge n. 1 del 2018 che abbiamo proposto e promosso è essenziale strumento di efficientamento del sistema regionale di supporto al lavoro. Abbiamo infatti rafforzato l’alleanza tra pubblico e privato, consentendo in un’ottica di sussidiarietà, una gestione del mercato del lavoro maggiormente partecipata e condivisa e, di conseguenza, con più opportunità di lavoro per i cittadini in cerca di occupazione”.

“L’istituzione dell’Osservatorio Regionale per le competenze del Lavoro è tassello essenziale verso la definizione di politiche formative mirate e rispondenti alle necessità del territorio tenuto conto che all’Osservatorio partecipano quali stakeholders le associazioni datoriali e sindacali. Il lavoro deve tornare ad essere centrale nelle politiche economiche regionali, a ottobre 2019 avevamo promesso che avremmo riformato le infrastrutture regionali del settore, così da realizzare un sistema di collocamento multicanale, e così oggi abbiamo fatto”.

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