La sedazione cosciente aiuta a superare l’odontofobia

Edoardo Franzini

Togliere l’ansia, non addormentare. È questo l’obiettivo della sedazione cosciente endovenosa, tecnica particolarmente efficace anche in ambito odontoiatrico per gestire il controllo dell’ansia da parte del paziente e facilitare l’esito dell’intervento chirurgico ma non solo. Impianti, interventi complicati ma anche trattamenti di igiene dentale più incisivi possono infatti risultare un vero e proprio trauma per chi soffre di odontofobia, la cosiddetta paura del dentista.

Rispondendo a tutta una serie di esigenze etiche, farmacologiche e cliniche, la sedazione cosciente è dunque particolarmente indicata per quei pazienti «difficili» e in generale tutti coloro che devono sottoporsi a degli interventi complessi, chirurgia orale o implantologia.

«Attraverso la somministrazione di farmaci attivi sul sistema nervoso centrale la sedazione cosciente consente di ottenere uno stato intermedio tra veglia e sonno – spiega Edoardo Franzini, chirurgo odontoiatria e responsabile del Polo odontoiatrico di Bergamo -. I farmaci sono dotati di attività ipnotico-sedativa con mantenimento della coscienza e capacità del paziente di conservare il contatto verbale e la collaborazione con il chirurgo. A ciò si aggiunge il mantenimento autonomo della pervietà delle vie aeree e dei riflessi di protezione, come ad esempio il riflesso della deglutizione e della tosse e il rilassamento neuro-muscolare associato a uno stato di lieve analgesia. In questo modo si mantiene un’adeguata sedazione, con il minimo rischio per il paziente, i cui parametri vitali sono monitorizzati clinicamente e strumentalmente».

La sedazione cosciente atto terapeutico per alleviare l’ansia e produrre uno stato di amnesia scegliendo farmaci idonei, istruendo pre-operatoriamente il paziente, mantenendo bassi livelli di stimolazione uditiva e visiva durante l’atto chirurgico. «La visita anestesiologica pre-operatoria è finalizzata a valutare lo stato di salute del paziente, per poter scegliere la tecnica anestesiologica più adatta – prosegue Franzini -. La sedazione cosciente è consigliabile soprattutto per interventi lunghi e complessi, ad esempio l’inserimento di più protesi dentali e le estrazioni multiple, perché permette all’odontoiatra di operare in modo rapido ed efficace. Grazie alla sedazione cosciente, il paziente è in uno stato di torpore ma allo stesso tempo mantiene la coscienza e il contatto verbale collaborativo con il dentista. Durante la sedazione, ovviamente, c’è anche il monitoraggio costante dei  parametri vitali (frequenza cardiaca, pressione arteriosa, frequenza respiratoria, saturazione in ossigeno) e il controllo frequente del livello di coscienza e risposta agli stimoli del paziente».

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