Positivo l’incontro tra i vertici regionali di Inps ed Ebac Calabria, impegnati da febbraio dell’anno scorso nel versamento degli ammortizzatori sociali Cig Covid. I due enti hanno convenuto di proseguire la collaborazione a livello nazionale e regionale e si è parlato della possibilità di stilare un Protocollo operativo, in gravo di abbreviare i tempi per le operazioni che vedono coinvolti i due istituti.
L’accordo riguarda particolarmente l’inquadramento immediato delle aziende artigianale con i giusti codici di autorizzazione alla cig, il rispetto dell’obbligo normativo per le imprese artigiane di garantire gli ammortizzatori sociali ai lavoratori, la velocizzazione delle procedure per la contribuzione figurativa ai lavoratori dipendenti artigiani che attivano la procedura di pensionamento e che nel 2020 erano in cassa integrazione.
Giovanni Aricò, presidente dell’Ebac, ha consegnato un documento in cui sono dettagliati i nodi riscontrati quest’anno, così come le possibili soluzioni per tutelare imprese e lavoratori. Da parte del numero uno dell’Inps della Calabria, Giuseppe Greco, c’è stata grande disponibilità. Greco ha fatto sapere come l’istituto sia già impegnato in una rivoluzione telematica per ridurre gli iter burocratici e che farà di tutto per attivare canali preferenziali di comunicazione, permettendo così di ridurre i tempi per la lavorazione delle pratiche.
Si è parlato, nel summit, anche delle ulteriori 12 settimane di Cig covid istituite dal Governo per il 2021 e dei tempi che si prevedono per l’erogazione, ferma per l’artigianato a ottobre e in attesa dei fondi stanziati all’uopo dal ministero. All’incontro hanno partecipato anche il vice direttore Inps Luigi Sculco, il presidente del Comitato Inps Gianfranco Trotta, il vice presidente Roberto Matragrano, il vice presidente Ebac Calabria Michele Gigliotti e il direttore Andrea Monteleone.
Articò ha chiuso il faccia a faccia ribadendo come lo scambio di informazioni sia necessario per tutelare le imprese artigiane che rispettano la normativa vigente, assicurando gli ammortizzatori sociali e contribuendo al Fondo Fsba. E ha detto che bisogna capire come mai, su 12 mila aziende artigiane calabresi con dipendenti, soltanto 5 mila siano iscritte in Fsba Calabria e poco meno abbiano richiesto cig nel periodo pandemico.