Olivo: Assitol propone novembre come mese dell’olio dell’oliva

Novembre mese dedicato alla cultura dell’olio d’oliva. La proposta arriva da Assitol, Associazione italiana dell’industria olearia. Il mese di novembre, del resto, per il mondo dell’olio è pieno di anniversari importanti. Il 13 novembre del 1960, la legge 1404 decretava ufficialmente la nascita della categoria dell’extra vergine; il 16 novembre del 2010 la Dieta mediterranea otteneva il riconoscimento Unesco come patrimonio immateriale dell’Umanità; il 26 novembre è la giornata mondiale dedicata all’ulivo, una ricorrenza ideata dall’Unesco per rimarcare l’importanza storica e culturale di questo albero e della sua coltivazione.

“Novembre è il mese per eccellenza dell’olio d’oliva – commenta Anna Cane, presidente del Gruppo olio d’oliva di ASSITOL – ecco perché proponiamo di dedicarlo, anche solo idealmente, a questo alimento prezioso e alla cultura che lo riguarda. E per celebrare questo momento, in un periodo molto complicato, ci sembra giusto invitare tutta la filiera ad una riflessione sul futuro dell’olio”.

È l’ora di una nuova ripartenza per l’olio d’oliva secondo l’associazione. Pur riconosciute le sue proprietà nutrizionali, così come i benefici per la salute, infatti, solo il 4 per cento dei consumi di grassi alimentari nel mondo riguarda l’olio d’oliva. “Segno che resta ancora molto da fare sul piano della promozione e della conoscenza di questo alimento. Anche noi italiani diciamo che fa bene, ma ne dimentichiamo i motivi”.

La Dieta mediterranea, in Italia, è seguita da meno della metà della popolazione. Il dopo-pandemia si presenta come l’occasione adatta per costruire una nuova cultura dell’olio d’oliva, rilanciandone i consumi. Assitol, a questo proposito, appoggia la nascita di un Ufficio dedicato alla Dieta mediterranea presso il ministero delle Politiche agricole, agroalimentari e forestali. “Apprezziamo l’iniziativa della ministra Bellanova e ci auguriamo di poter collaborare con le istituzioni, incoraggiando il ritorno a questo modello alimentare”. L’Associazione auspica al riguardo la definizione di un grande piano di educazione alimentare, in cui dare ampio spazio all’assaggio di oli diversi.

Il Consiglio Oleicolo Internazionale ha proposto di nominare l’olivo “protettore della Terra”. Simbolo di pace in molte culture, questa pianta ormai millenaria potrebbe essere la carta vincente nella lotta al cambiamento climatico. Molto studi agronomici, infatti, ci dicono che l’olivo rappresenta un freno all’erosione del suole e che assorde in media 2 chili di Co2 al giorno.

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