Cna Ancona: al lavoro per rendere Natale una parentesi rosea

Cna Ancona è al lavoro perché il periodo natalizio possa rappresentare una parentesi rosea in un periodo nero. La Cna nazionale, a tal proposito, ha scritto una lettera a Giuseppe Conte per “scongiurare un’applicazione eccessivamente rigida delle norme e comunque ricondurre a una omogeneità interpretativa”; per senso di responsabilità, allo stesso tempo, la Cna di Ancona condivide e sostiene l’impegno del presidente della Giunta regionale Acquaroli che, tramite un’ordinanza dello scorso 19 novembre, richiama la comunità regionale al rispetto delle norme anti-covid nei luoghi aperti e nella fruizione di servizi pubblici e privati.

Maurizio Paradisi, presidente della Cna territoriale, spiega: “Mentre stiamo facendo tutto il necessario per rendere sostenibile la ridotta operatività delle imprese ancora autorizzate all’esercizio della propria attività, ci uniamo all’invito puntuale e ricorrente delle stesse rivolto ai rispettivi clienti nell’adeguarsi con la stessa loro dedizione e pazienza ai dispositivi anti-contagio, sui quali ogni impresa ha investito nei mesi scorsi, perché l’interesse del tessuto economico non può essere quello di mera sopravvivenza, ma di riprendere quanto prima ad operare in una condizione di sostanziale normalità. Pertanto, certi che anche questi sforzi e sacrifici servano a contenere ed invertire la curva dei contagi, necessariamente prima di Natale, la CNA è altrettanto impegnata, insieme alle altre Associazioni datoriali, nel sostenere le perdite di fatturato registrate dai propri associati in questo delicato frangente dell’anno”.

Si lavora dunque per canalizzare i sette milioni dei residui recuperati dall’assessore Castelli, “al quale va dato atto di avere tenuto sempre un atteggiamento assolutamente collaborativo rispetto alle nostre istanze, per soddisfare, in maniera proporzionale le attività che dimostrino, attraverso la comparazione anno su anno, un calo di fatturato per effetto diretto e indiretto del covid, a prescindere dal loro codice Ateco”. La battaglia della Cna di Ancona è chiara da alcune settimane: il ristoro regionale a fondo perduto deve essere concesso in questo modo e deve integrare le carenze rilevate nei due ‘Decreti Ristori’. Servirebbe poi un altro provvedimento che concedesse qualche milioni di euro per rifinanziare la Legge 13 sui confidi, in modo da liberare linee di credito agevolato per chi ha bisogno di liquidità in tempi brevi e certa.

Il direttore della Cna provinciale, Massimiliano Santini, aggiunge: “Ovviamente in questo momento il fattore tempo la fa da padrone e per vincere questa sfida è importante gestirlo a dovere. Appare quindi quanto mai necessario e forse scontato fare fronte comune con tutte le forze economiche e sociali, affinché la parcellizzazione delle richieste e i distinguo sulle sfumature vengano poste in secondo piano, rispetto ad un interesse comune urgente e straordinario, quello appunto di predisporre quanto ritenuto indispensabile per alleviare le sofferenze da un lato e raccogliere oggi quei concreti e confortanti segnali pandemici per entrare nella giusta maniera nel clima natalizio”.

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