Lombardia: “Cambiamo passo per ripartire”, il documento di Cgil, Cisl e Uil

“Cambiamo passo per ripartire”. È l’invito di Cgil, Cisl e Uil a Regione Lombardia e ad amministrazioni locali. Con annesse proposte, presentate nel corso di una conferenza stampa in diretta streaming. Proposte che riguardano la sanità, salute e sicurezza, lavoro e formazione, politiche sociali, casa, rigenerazione urbana, trasporti.

Il documento fa riferimento alle risorse che arriveranno dal nuovo settennato (2021-2027) di programmazione europea e alla ricadute regionali determinate dal Next Generation Europe. Soldi che potranno essere il volano necessario per il cambiamento regionale, a livello economico ma non solo. Le proposte sono state inviate al presidente della Giunta regionale, Attilio Fontana, al numero uno di Anci Lombardia e ai presidenti delle Province lombarde. Ci penseranno le strutture territoriali dei sindacati confederali a mandarle ai sindaci dei Comuni capoluogo.

Elena Lattuada, segretarie generale di Cgil Lombardia, dice: “Abbiamo elaborato questo documento- piattaforma da presentare a tutti gli interlocutori istituzionali, a partire dal presidente di Regione Lombardia, perché avvertiamo la necessità di rafforzare e riqualificare la strutturazione sociale, materiale ed immateriale dell’insieme del territorio regionale. Sulla base di questa necessità abbiamo scelto solo alcuni temi, individuando in questi le nostre priorità, chiedendo che le istituzioni – sia per le risorse proprie che per quelle che verranno trasferite – lavorino efficacemente con un coordinamento intra-assessorile e tra tutti i soggetti istituzionali, dal governo alle istituzioni locali. Oggi più che mai, di fronte alla fase pandemica che cambia la scala di valori delle persone e pone come prioritario il tema della salute pubblica, la coesione sociale e l’uguaglianza delle opportunità sono fondamentali”.

Ugo Duci, segretario generale di Cisl Lombardia, aggiunge: “La pandemia che sta ancora colpendo la Lombardia più di ogni altra regione italiana ha scoperchiato le carenze e le distorsioni di un sistema sanitario che con troppa enfasi giudicavamo di assoluta e incondizionata eccellenza: mancanza di un efficace e aggiornato piano di contrasto alle epidemie, latitanza della medicina territoriale, grave carenza del personale sanitario, progressivo squilibrio del sistema ospedaliero a favore del privato e a scapito del pubblico: serve una significativa rivisitazione dell’ultima legge regionale di riforma sanitaria, realizzata ascoltando e confrontandosi con chi rappresenta milioni di lavoratori, pensionati e operatori e con le altre parti sociali, se si vuole una sanità che in futuro vada davvero incontro alle reali esigenze dei cittadini lombardi”.

Danilo Margaritella, segretario generale di Uil Lombardia, precisa: “Si devono difendere e proteggere i livelli occupazionali così come sostenere le persone alla ricerca di occupazione e ricollocazione. Proponiamo, oggi, soluzioni di politiche di lavoro attive, gestione delle crisi aziendali, formazione e nuovi modelli organizzativi come lo smart working debitamente normato e una nuova visione degli orari. Altro tema imprescindibile è quello dei trasporti. Numero delle corse, orari e tipologia dei mezzi, sono gli aspetti che sottolineiamo a Regione per implementare e potenziare il trasporto anche con l’uso della tecnologia”.

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