Chi si prende cura di un figlio gli insegna ad amare ed è responsabile dello stile di attaccamento che il bambino avrà da adulto. E’ un lavoro molto importante e non c’è un tirocinio per prepararsi. Si può scegliere di essere come i propri genitori oppure il loro opposto. Per questo motivo essere genitori è un mestiere che si impara facendolo. Sicuramente serve l’esperienza ma anche la consapevolezza dell’importanza di conoscere i propri figli e di farsi conoscere da loro. Essere genitori richiede un impegno costante con se stessi.
C’è bisogno di ascoltare i figli, di considerarne i bisogni e di guardarli come individui autonomi. E’ un ragionamento che vale per i genitori sia quando stanno insieme sia quando si lasciano.
A volte si sbaglia a pensare che i figli di coppie che si sono lasciate abbiano un destino segnato dalla sofferenza. Sicuramente la separazione dei genitori è un distacco doloroso, tuttavia l’infelicità non dipende tanto dall’evento in sé quanto dalla sua gestione ed elaborazione.
Se i figli continuano a ricevere amore, attenzioni, presenza e vicinanza da entrambi i genitori gran parte della sofferenza è loro risparmiata. Anche per questo, oltre che per gli studi di giurisprudenza e diritto familiare, Anika Martella suggerisce a una coppia che si separa di continuare a essere genitori insieme (scegliendo il modello dell’affidamento condiviso).
E di chiedere al giudice quello esclusivo in via del tutto eccezionale quando l’affidamento all’altro è veramente contrario all’interesse del figlio. In questo caso è importante stare attenti a non scambiare il proprio risentimento con ciò che è meglio per il figlio usandolo come “arma”. Sarebbe ingiusto privare un figlio dell’altro genitore e del suo ramo parentale solo perché non ha soddisfatto le aspettative sentimentali. La frantumazione del legame tra partner dovrebbe rimanere un evento del tutto estraneo al rapporto d’amore tra genitori e figli. Anche per questo essere genitori è il mestiere senza dubbio più difficile.
Ph. Credit Luca Furlanut