Studio legale De Luca, Grosseto: affidarsi ad un consulente competente per adeguarsi al Gdpr

“Adeguarsi al Gdpr, il regolamento europeo generale per la protezione dei dati, non è semplice, soprattutto per le piccole imprese ed i professionisti, ma non bisogna farsi prendere dal panico e fare ciò che è possibile, in linea con la propria organizzazione e facendosi aiutare da un valido consulente”. E’ quasi un appello quello lanciato da Benedetta De Luca, dello studio legale associato De Luca Raffaele e Benedetta, con sede nel centro di Grosseto. Costituito nel 2006, lo studio vanta l’esperienza di oltre 50 anni dell’avvocato Raffaele che è stato per 15 anni segretario del sindacato avvocati di Grosseto e legale di grandi gruppi bancari. Lo studio è punto di riferimento in città in ambito civile e penale (per lo più per cybercrimes, reati bancari o privacy) e si occupa, oltre che di privacy e recupero crediti mediante procedure esecutive o concorsuali, anche di diritto di famiglia e successorio (divorzio, separazione, annullamento di matrimonio o adozione); di diritto immobiliare e risarcimento danni.

La figlia, l’avvocato Benedetta De Luca, è esperta consulente in materia di privacy e Dpo (Data Protection Officer) per enti pubblici, aziende private e liberi professionisti. “E’ proprio grazie alla mia esperienza – spiega – e ai dati che vedono l’Italia come primo paese in Europa per il valore delle sanzioni al Regolamento (45 milioni di euro di multe contro un totale di 61 milioni) che capisco quanto sia duro adeguarsi alle normative e quanto timore si abbia ancora dopo due anni dall’entrata in vigore. Però non è impossibile farlo e la strada giusta non è quella di stare fermi e sperare che non ci siano controlli da parte del Garante per la Privacy”.

Il suggerimento che l’avvocato Benedetta De Luca vuole dare ai piccoli imprenditori e professionisti è quello di “affidarsi ad un consulente preparato e competente. E soprattutto che sappia adeguare la normativa sulla privacy all’organizzazione interna già esistente e non il contrario. Perché spesso forzare la situazione non fa raggiungere i risultati sperati ed espone al rischio di sanzioni”

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