Psr Umbria 2014-2020, Morroni: “Già dati 70 milioni alle imprese agricole da gennaio”

Ieri mattina l’assessore regionale umbro all’Agricoltura, Roberto Morroni, ha riunito in videoconferenza tutti i componenti del Tavolo verde per confrontarsi sullo stato di avanzamento del Programma di sviluppo rurale dell’Umbria 2014-2020 e su ciò che verrà, come l’attivazione del bando per incentivare la costituzione di una filiera corta del settore olivicolo.

Ha iniziato ricapitolando la situazione: “Sono già 70 i milioni di euro pagati da gennaio ad oggi alle imprese agricole umbre e altri 6 milioni sono in fase di liquidazione da parte di Agea: un risultato importante dell’impegno ad accelerare i pagamenti del Programma di sviluppo rurale, utilizzarne nella maniera più efficace tutte le risorse disponibili e garantire liquidità e supporto alle nostre imprese per fronteggiare le difficoltà legate all’emergenza sanitaria. A questo si aggiunge l’impegno assunto con i quattro ‘cantieri’ regionali su qualità, innovazione, digitalizzazione e semplificazione per costruire insieme prospettive di forte rilancio dell’agricoltura umbra”.

Ha detto ancora Morroni: “La Regione Umbria, dal 2015 ad oggi, ha già liquidato circa il 52% dei 928,5 milioni assegnati, un risultato superiore alla media nazionale dei Psr, e ne ha impegnati oltre il 92 per cento, con scelte qualificanti per la nostra agricoltura. Entro la fine del 2020 completeremo gli impegni, destinando i restanti 51,5 milioni di euro a nuovi bandi e allo scorrimento di graduatorie per soddisfare il maggior numero di domande non ancora finanziate che riguardano misure significative, quali lo sviluppo delle filiere, la creazione e lo sviluppo di agriturismi, il sostegno ai giovani agricoltori, alle quali abbiamo dato nuovo impulso anche grazie alla modifica del piano finanziario del Psr recentemente approvata dalla Commissione Europea, con cui sono stati riallocati 36 milioni di euro”.

Durante l’incontro, come detto, si è parlato dell’attivazione di un bando per la filiera olivicola: “Segna l’inizio di una svolta per far compiere, attraverso l’aggregazione fra imprese e la valorizzazione di uno degli straordinari giacimenti dell’Umbria, ricca qual è di cultivar autoctone di grande pregio, quel salto di qualità necessario al settore affinché sia capace di imporsi sui mercati nazionali e internazionali. L’obiettivo finale è quello di arrivare alla costituzione di un consorzio umbro dei produttori e, se in questa prima fase sosterremo con circa 5,1 milioni di euro gli investimenti per aumentare la produzione dell’olio di qualità e per i frantoi, nei prossimi anni le risorse saranno incrementate”.

Ha rimarcato, l’assessore: “È uno sforzo che chiediamo al settore, ma anche una grande opportunità per il futuro dell’economia, facendo leva sulle potenzialità e le eccellenze di cui l’Umbria dispone”.

Per quel che riguarda il Programma di sviluppo rurale 2014-2020, sono stati resi noti alcuni dati particolarmente importanti. Dal 2015 ad oggi sono stati emanati 94 bandi, per 69 tipologie d’intervento, in attuazione di tutte le misure, che saliranno ad oltre 100 entro la fine del 2020 per accelerare e completare gli impegni di spesa. Le domande pagate sfiorano le 70mila (68.892). Sono stati concessi sette milioni di euro al settore agrituristico, uno dei più colpiti dall’emergenza sanitaria, per il quale sono state presentate 1.047 domande su un potenziale di 1.400 beneficiari.

“Con questo bando – ha sottolineato l’assessore Morroni – hanno trovato una prima concreta applicazione le linee guida alle quali stiamo lavorando nei ‘cantieri’ su semplificazione e digitalizzazione. Si tratta di un bando ‘dematerializzato’, con iter più semplice e celere. Gli indennizzi una tantum, per un massimo di 7mila euro, saranno pagati entro giugno del prossimo anno”.

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