Olio Umbria: miglior stagione dal 2014

L’olio umbro va in controtendenza rispetto al resto d’Italia. In un anno di scarica, infatti, questa per l’Umbria è l’annata migliore dal 2014. Lo fa sapere la Cia – Agricoltori italiani. La regione fa segnare un aumento rispetto allo scorso anno fino al 50 per cento grazie a un’estate non siccitosa e a pochissimi attacchi da parte della mosca olearia.

“Finalmente quest’anno – afferma in una nota Leonardo Comaschi, produttore e responsabile del Settore olivicolo Cia Umbria – potremo tornare ad offrire un olio di altissima qualità ai consumatori che sono sempre più attenti e consapevoli verso le produzioni certificate e anche biologiche. Se la ripresa della produzione ci fa ben sperare, le ultime notizie sull’impennata di nuovi contagi da Covid ci preoccupa molto. Sappiamo per esperienza, infatti, che in situazioni economicamente instabili e difficili come quella che attraversiamo tutti adesso, con questa epidemia ancora in corso, i conti del bilancio familiare orientano le scelte alimentari e spendere il giusto prezzo per un olio buono, sano e locale al 100% non è scontato. Come produttori facciamo un appello al consumo consapevole, per ridare stimolo all’economia del territorio, un’economia veramente circolare e sostenibile, che permetta lo sviluppo e la crescita di tutti”.

La Cia Umbria dà un’indicazione di prezzo per acquistare un buon olio umbro, salubre e garantito: per una bottiglia da 1 litro, il prezzo non dovrebbe scendere al di sotto di 10-11 euro. “Solo così – spiega – verrà rinnovato quel patto di onestà tra il produttore e il consumatore, e si darà il giusto valore a un prodotto unico che è simbolo del Made in Italy agroalimentare nel mondo”.

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