Si fanno sempre di più gli attacchi dei lupi in Umbria. A denunciarlo è Coldiretti. Le imprese di montagna sono preoccupate, come quella di Eugenio Giovannetti di Monteleone di Spoleto, che pochi giorni fa ha subito l’uccisione di una pecora. Negli ultimi mesi i lupi hanno ucciso altre due pecore, cinque sono state ferite e un agnello è stato portato via. Gli attacchi avvengono prevalentemente di giorno, sempre più vicino alle aziende e alle abitazioni: “Così le nostre attività sono destinate a chiudere”.
Il presidente di Coldiretti Umbria Albano Agabiti dice: “Occorre salvare gli animali che sempre più spesso vengono uccisi in tutto il territorio regionale, specie nelle zone più marginali, dove la presenza dei lupi è aumentata negli ultimi anni. Non si possono lasciar morire gli animali e costringere alla fuga famiglie che da generazioni popolano le montagne, dove già è più complesso fare agricoltura”.
“Non è più tollerabile – aggiunge Agabiti – assistere ad attacchi di animali nocivi che vanificano sistematicamente lo sforzo di questi imprenditori simbolo di resilienza, capaci negli anni di salvaguardare la biodiversità di prodotti e animali, ma che ormai sono sempre più “spinti” ad abbandonare le proprie attività e aziende”.
“La tolleranza delle aziende – ribadisce Agabiti – ormai è al limite; è necessario aumentare gli sforzi per monitorare il “fenomeno” lupi anche in Umbria. Occorre altresì un impegno concreto con un sempre più adeguato sostegno pubblico a idonei sistemi di difesa e un rapido ed equo rimborso dei danni. Non c’è più tempo: urgono soluzioni da parte delle Istituzioni ai vari livelli, per contrastare una situazione inaccettabile che spinge le aziende agricole verso un inesorabile abbandono”.