Bonus condizionatori: come funziona e chi può usufruirne

Il bonus condizionatori 2020 spetta sia con sia senza ristrutturazione. Si tratta di un’agevolazione fiscale. Acquistando un condizionatore d’aria in pompa di calore, dunque che valga per il riscaldamento invernale, in sostituzione parziale o totale dell’impianto già esistente, e per il raffreddamento, si può detrarre la spesa dalla dichiarazione dei redditi.

Vediamo come funziona il bonus condizionatori 2020 a seconda che ci sia ristrutturazione edile oppure no. Nel primo caso, spetta una detrazione del 50 per cento se l’impianto è a pompa di calore, anche a non alta efficienza, ma che miri al risparmio energetico. C’è l’Iva ridotta al 10 per cento. Vale esclusivamente per unità immobiliari residenziali o parti comuni, condomini.

Il bonus condizionatori con risparmio energetico dà diritto a una detrazione del 65 per cento. I condizionatori devono essere ad alta efficienza energetica e devono sostituire l’impianto esistente. La detrazione è fruibile per negozi, uffici, ecc.

Bonus condizionatori con bonus mobili senza ristrutturazione: detrazione del 50 per cento quando si realizza una ristrutturazione edilizia straordinaria su abitazioni o condomini e se si acquistano mobili, grandi elettrodomestici di tipo A+, ivi compresi i condizionatori.

Infine, il bonus condizionatori senza ristrutturazione. Si può usufruire della detrazione esclusivamente se si sostituisce il vecchio impianto di condizionamento con un nuovo impianto a pompa di calore e ad alta efficienza energetica. La detrazione, in questo caso, è del 65 per cento fino a un massimo di 46.154 euro di spesa.

Per poter ottenere il bonus condizionatori, l’acquisto va fatto con bonifico postale o bancario ordinario, con bonifico bancario parlante, nel quale va indicata la causale del bonifico. Vanno inseriti codice fiscale del beneficiario della detrazione e numero di partita Iva o codice fiscale del negozio o del venditore.

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