“Molto buona, con punte di eccellenza”. Così, secondo Confagricoltura Piemonte, si presenta la vendemmia 2020 nella regione. L’ente sta seguendo con 40 tecnici l’evoluzione dell’annata. Ercole Zuccaro, direttore dell’organizzazione, così ha commentato.

“Il quantitativo di uva che sta giungendo a maturazione è nella media, paragonabile al 2018, ma in aumento del 10% circa sulla campagna 2019, decisamente scarsa dal punto di vista produttivo. La qualità delle uve è buona e le gradazioni dovrebbero essere in aumento rispetto a quelle dello scorso anno”.

Le uve si presentano in buone-ottime condizioni sanitarie e le produzioni di alcune varietà, probabilmente abbondanti,unite alla riduzione dei volumi commercializzati a causa di un mercato poco movimentato a causa del coronavirus, stanno orientando più di un consorzio di tutela ad attivare la “riserva vendemmiale”. Ossia, tenere da parte un certo quantitativo della produzione per renderlo poi disponibile qualora si aprissero sbocchi commerciali.

Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, spiega: “A preoccupare, a causa delle misure sanitarie imposte e della scarsa presenza di lavoratori extracomunitari sul territorio, sono le possibili difficoltà a reperire manodopera per la raccolta, soprattutto se le operazioni dovessero concentrarsi in pochi giorni per avversità del tempo”.