Credito: Marche, ridare centralità ai Confidi

C’erano proprio tutti lunedì sera a sostenere l’appello della CNA di porre al centro delle politiche di sviluppo del territorio marchigiano un fluido e ragionevole accesso al credito, elemento indispensabile per la ripartenza, perché estremamente compatibile e complementare con il profilo identitario della micro, piccola e media impresa nostrana come la serietà, operosità e voglia di fare.

Queste le caratteristiche sulle quali si è soffermato il presidente camerale, nonché presidente della CNA Marche, Gino Sabatini, intervenuto dopo il sindaco di Jesi, Massimo Bacci, il quale in maniera lucida, netta e pacata ha rimarcato la centralità del territorio jesino nelle dinamiche bancarie del territorio marchigiano, augurandosi che l’OPAS di Intesa su Ubi non metta in discussione la consistenza occupazionale delle unità direzionali locali che impiegano oltre 2.500 persone.

Gli onori di casa, affidati al presidente della CNA di Ancona e del Confidi Uni.co., Maurizio Paradisi, hanno introdotto la serata ponendo immediatamente l’accento sulla necessità di fare squadra per costruire un contesto favorevole allo sviluppo e consolidamento del nostro tessuto imprenditoriale, che non può privarsi di una visione lungimirante in chiave strategica della politica creditizia, in grado di intercettare nuovi investimenti a condizioni chiare e sostenibili, alimentate da scelte amministrative convinte e condivise.

Ad ampliare il quadro di riferimento normativo ed organizzativo del credito bancario ed in relazione all’ambito di operatività delle strutture di emanazione associativa, volte ad assistere e supportare le imprese del territorio, come richiamato dal Direttore del Confidi Uni.co., Paolo Mariani, è stata l’On. Sara Moretto, colei che nel suo emendamento pro-Confidi, ha posto al centro della discussione parlamentare la necessità di dirottare in maniera concreta e continuativa risorse pubbliche a favore dell’operatività tradizionale, ovvero per sostenere l’erogazione della garanzia prestata alle attività e soprattutto finalizzate ad ampliare gli strumenti ed i prodotti finanziari a beneficio delle imprese, in primis il credito diretto.

Su questo punto ha molto da dire l’Assessore regionale uscente Manuela Bora, che con immutata lucidità ha ricordato come la Regione Marche abbia concordato convintamente attraverso la Legge 13, la richiesta della CNA e del Confidi Uni.co. di dirottare ben 14 milioni nella fase del Covid, per dare nuovo ossigeno alle imprese in difficoltà attivando tutti i canali disponibili e sfruttando tutti i moltiplicatori possibili. La stessa CNA, con la solita imparzialità ideologica associata ad una puntuale attenzione politica, ha colto l’occasione per mettere a disposizione dei propri associati il punto di vista di uno dei quattro candidati alle prossime elezioni regionali, Francesco Acquaroli, attuale deputato in quota a Fratelli d’Italia.

Egli ha espresso apprezzamento per il contenuto e il taglio dell’evento, ritornando più volte sulla ferma volontà di condividere con il sistema della rappresentanza socioeconomica ogni decisione che la futura amministrazione regionale sarà chiamata a compiere nel caso in cui gli elettori decidessero di sostenere la sua candidatura.

Infine il responsabile per le politiche industriali della CNA Nazionale, Mario Pagani, ha rimarcato come l’Associazione, che più di altre continua a credere ed investire nel mondo dei Confidi, intende spronare ed assistere senza sosta l’azione politica dei parlamentari che hanno a cuore le piccole realtà imprenditoriali.

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