Legge di bilancio: non dimenticate il bonus facciate

Il decreto Rilancio ha introdotto un super bonus per lavori di edilizia e ristrutturazione, con sconto del 110 per cento sulle spese effettuate sia per interventi energetici (l’ecobonus), sia per interventi antisismici (sismabonus). Resta attivo, però, anche il bonus facciate, fino al 31 dicembre 2020, con detrazione del 90 per cento a chi decida di rifare le facciate delle case. Vale dunque per tinteggiatura, pulitura, consolidamento, ripristino, miglioramento delle caratteristiche termiche, rinnovo degli elementi costitutivi della facciata esterna di un edificio già esistente. Il bonus arriva al 110 per cento se si rifanno i cappotti termici.

Il bonus facciate si suddivide in dieci rate annuali, pari al 90 per cento delle spese sostenute nel 2020. Non ci sono limiti di spesa. Sono compresi nel bonus gli edifici presenti nelle zone A e B. La zona A comprende quei palazzi ubicati in agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico, di particolare pregio ambientale, o anche porzioni di essi, comprese quindi le aree circostanti. La zona B comprende parti del territorio totalmente o solo parzialmente edificate, considerando tali le zone in cui la superficie coperta dagli edifici non è inferiore al 12,5 per cento della superfici fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale è maggiore di 1,5 mc/mq.

Come detto, il bonus facciate riguarda qualsiasi lavoro effettuato sulla parte esterna visibile dell’edificio. La detrazione spetta per interventi di pulitura o tinteggiatura esterna sulle strutture opache della facciata, sui balconi, ornamenti o fregi, inclusi quelli di pulitura o tinteggiatura, sulle strutture opache della facciata influenti dal punto di vista termico o che interessino più del 10 per cento dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, gli interventi su grondaie, pluviali, parapetti e cornicioni.

Si possono detrarre anche le spese per l’acquisto di materiali, la progettazione e le altre prestazioni professionali collegate. Così come i costi connessi alla realizzazione degli interventi: dalle spese per l’installazione dei ponteggi all’Iva, dall’imposta di bollo ai diritti pagati per la richiesta di titoli abitativi edilizi. Il bonus facciate spetta anche agli affittuari con contratto regolarmente registrato.

Exit mobile version