Ecobonus e sismabonus, Cna Costruzioni Marche: “Ridurre la burocrazia”

Bene ecobonus e sismabonus, ma va alleggerita la burocrazia. A dirlo è la Cna Marche. L’anno passato, con lo sconto del 65 per cento, 66.262 sono stati i marchigiani che hanno effettuato lavori per l’efficientamento energetico, per 43,6 milioni di euro e spesa media per intervento di 66 mila euro. C’è stata una crescita rispetto all’anno prima quando i lavori erano stati 59.628 per 40,3 milioni di euro totali e pesa media di 68 mila euro.

Le imprese edili che mordono il freno, nelle Marche, sono 22.531, con 35.799 addetti. Gli impiantisti sono 4.016 con 11.807 addetti. Ecobonus e sismabonus, insieme agli appalti pubblici degli enti locali, sono essenziali per evitare che chiudano imprese e si perdano migliaia di posti di lavoro. Il rischio, come detto in apertura, è però l’eccessiva burocrazia.

Marco Rossi, presidente di Cna Costruzioni Marche, spiega:; “L’ecobonus negli ultimi anni è stato utilizzato parecchio dai proprietari delle abitazioni marchigiane, la maggior parte risalenti a prima del 1970 e dunque bisognose di ristrutturazione. Con l’ecobonus al 110 per cento ci aspettiamo una impennata degli interventi per ‘cappotti’, infissi e caldaie a condensazione. La stessa agevolazione è prevista per il sismabonus”.

Il credito d’imposta si recupera in cinque anni o può essere scontato direttamente in fattura dall’impresa o, ancora, ceduto dal proprietario o dall’impresa a una banca. Stessi meccanismi per gli ecobonus esistenti e per i crediti residui di lavori già effettuato. Dunque anche per il bonus facciate (90 per cento) e per tutti gli altri interventi edilizi, per i quali è prevista una detrazione del 50 o del 65 per cento in caso di risparmio energetico.

“Purtroppo tra obblighi, visti di conformità, decreti attuativi, asseverazioni e richieste di requisiti vari – precisa Rossi – il rischio è quello di perdersi in un labirinto di norme ritardando il decollo di una misura che, invece, serve subito, per favorire l’attività delle imprese edili e impiantistiche. E invece la tempestività è fondamentale. Basterebbe copiare il meccanismo del vecchio bonus fiscale per le ristrutturazioni, per il quale erano richiesti solo la conservazione delle fatture e il pagamento dell’impresa tramite un bonifico”.

Cna Costruzioni Marche rileva poi tre punti critici: il decreto deve essere ancora convertito in legge dal Parlamento, in caso di interventi condominiali serve il passaggio in assemblea, il superbonus scade alla fine del 2021, un tempo troppo breve per la chiusura di tutti i lavori. Conclude Rossi: “Auspichiamo che il passaggio in Parlamento venga utilizzato per semplificare gli adempimenti richiesti per l’utilizzo del superbonus e per prorogarne la durata fino al 31 dicembre 2022”.

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