Offerta turistica: nel post Covid-19 si punta all’enoturismo

enoturismo

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Il turismo si prepara alla ripartenza e lo fa sperimentando nuovi scenari. Uno di questi è l’enoturismo. L’offerta enoturistica si prepara infatti a reinventarsi: la wine experience non sarà più vissuta solamente nelle cantine al chiuso, ma si sposterà all’esterno, nelle vigne, dove c’è la certezza di rispettare il distanziamento sociale.

L’enoturismo, oltre ad essere uno dei driver recenti della domanda turistica  risponde ai criteri di sicurezza e protezione post-Covid: è un turismo che può essere praticato all’aperto, grazie proprio alle visite guidate e non nelle vigne e può essere integrato con tutte le attività ad esso collegato, come la ristorazione e le strutture di accoglienza. Ma anche alle visite culturali nelle zone di prossimità e alle produzioni gastronomiche locali.

E’ inoltre un turismo economicamente sostenibile, che permette la diffusione di pratiche di mobilità sostenibile come le e-bike.

Per cogliere al meglio le opportunità offerte da questo settore e per approfondire strategie mirate per contrastare il drastico calo nella vendita e nella distribuzione dovuto all’emergenza sanitaria, è nato un progetto chiamato “Il nuovo enoturismo”, he ha lo scopo di organizzare e formare Cantine e Consorzi di Tutela per cogliere questa opportunità. Il progetto ha previsto tre webinar, nei quali sono stati coinvolti esperti del settore e si è discusso su diverse tematiche: dallo scenario italiano e internazionale ai nuovi trend dell’enoturismo; dall’attenzione alla sicurezza in chiave Covid-19 alle procedure amministrative e all’ospitalità in vigna e in cantina, alle connessioni con il territorio, alla comunicazione sui diversi canali, alla promozione e vendita dell’esperienza enoturistica in network con i tour operator fino all’integrazione con l’e-commerce

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