Digitalizzazione, da Infor Ma una riflessione sulla parola chiave del momento

“Nulla sarà come prima” o è auspicabile un “ritorno alla normalità”?

Sono due alternative che il mondo delle imprese e dei professionisti stanno ripetendo in ogni dove da giorni, con una forte accelerazione dopo l’avvio della Fase 2, fase che ci dovrebbe proiettare verso il post Covid-19.

Comunque la si pensi, sottolinea Giuseppe Finocchi titolare di Infor Ma, società marchigiana partner Zucchetti, una parola chiave è oramai protagonista indiscussa di ogni tipo di attività, on e off line: digitalizzazione.

Stiamo attraversando una rivoluzione appena accennata dai processi avviati nell’ambito di “Industria 4.0”, a partire dalla digitalizzazione dei processi produttivi, fatturazione elettronica compresa, e che adesso, causa la situazione d’emergenza ed il lungo periodo di lockdown sociale e produttivo, è divenuta una vera e propria rivoluzione diffusa e “popolare”, e non più per soli addetti ai lavori o relegata all’interno delle fabbriche.

Imprese e professionisti dovranno fare sempre più i conti con vastissimi pubblici di clienti, fornitori ed altri soggetti che gravitano intorno alla loro attività, e che si sono fortemente affezionati alle nuove tecnologie digitali, grazie allo smart working, alle videconferenze, alla videoconsulenza on line e così via.

“Nonostante un progressivo allentamento delle misure di quarantena e distanziamento sociale – si legge nel portale dailynews24 – dovremo convivere con il virus ancora a lungo. Questo scenario obbliga imprese e professionisti a ripensare il loro modello aziendale, sostituendo tutte le attività che possono essere digitalizzate con alternative telematiche. Alcune aziende hanno già iniziato questo processo da anni, tuttavia non è mai troppo tardi per correre ai ripari”.

Oggi, con poche e semplici operazioni, si legge ancora in dailynews24 “è possibile coordinare la comunicazione aziendale, trovare nuovi clienti, fidelizzare quelli già acquisiti, mantenere le persone sempre aggiornate e amministrare i servizi di assistenza … Per ripartire dopo la crisi bisognerà però farsi trovare pronti, e soddisfare le nuove esigenze dei clienti e non perdere competitività”.

“La diffusione del Covid-19 – si legge in un intervento su Il Sole 24 Ore di Pedro Garcia, responsabile Minsait per l’Europa – ha dimostrato ancora una volta che, nell’attuale contesto di volatilità, l’unica cosa prevedibile è l’imprevedibilità; e che, per affrontarla con garanzie, è necessario un impegno deciso verso tecnologie digitali all’avanguardia. Non a caso, le industrie e i settori che hanno maturato strategie di trasformazione digitale sono oggi quelle che stanno affrontando meglio la situazione eccezionale che stiamo vivendo”.

Rendere permanente l’imprevedibilità significa prepararsi ad affrontare i cambiamenti improvvisi di scenario grazie alle nuove tecnologie digitali, da adottare in fretta nelle imprese e nelle professioni.

www.infor-ma.com

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