Cinema e teatri delle Marche: i dimenticati dalle istituzioni

Cna Cinema e Audiovisivo Marche hanno realizzato uno spot per ricordare che l’intera categoria non sia stata ricordata dalle istituzioni. Si è parlato infatti di imprese della produzione, della manifattura, dei servizi, ma praticamente niente di spettacolo e cinema. Eppure, precisa il Coordinamento Cna Cinema e Audiovisivo delle Marche, “sono stati i primi a dover interrompere la lavorazione di film, cortometraggi, di produzione audiovisivi e di spettacoli e saranno gli ultimi a riprendere il lavoro. Per questo settore, anzi, non si hanno ancora certezze sulla ripresa”.

È stato dunque realizzato un filmato di un minuto, dove viene rammentato che i luoghi dello spettacolo sono desolatamente vuoti da tre mesi. Lo spot si ispira a Nuova Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore. Vengono proposte immagini girate nelle sale vuote dei cinema delle Marche e nei teatri (come quello della Fortuna di Fano), c’è lo sguardo malinconico di un bambino che sta a rappresentare il nuovo cinema e il teatro che aspettano di poter tornare al pubblico. Poi irrompe una voce forte: “Non dimentichiamo il cinema e il teatro”. Lo spot andrà sui social e nel programma ‘Fuori Tutti’, in onda su tutte le tv delle Marche, dell’Abruzzo e dell’Emilia Romagna. Spot visibile al link https://youtu.be/KpeFYjNVwWA

“Anche attraverso questo spot – dice Henry Secchiaroli, coordinatore di CNA Cinema e Audiovisivo Marche – vogliamo che si comprenda l’importanza del settore del cinema e dello spettacolo troppe volte trascurato dalla politica e dalle istituzioni. Si parla tanto dell’importanza dell’industria culturale, di arte, bellezza, di promozione del territorio, ma poi mancano risorse ed interventi concreti. E’ ora che si dia spazio a questo settore e si aprano nuove opportunità per le tante aziende e maestranze delle Marche”.

Massimiliano Giometti, anche lui del coordinamento di Cna Cinema Marche e gestore di sale del Centro Italia, lancia l’appello alle istituzioni: “Questa emergenza ha messo completamente in ginocchio un settore che vive e si sostiene sugli incassi al botteghino: dalla distribuzione alle sale di programmazione. “Bisogna porre rimedio con misure specifiche – aggiunge – anche perché il contagio più pericoloso è quello psicologico. I segni devastanti di questa pandemia lasceranno una traccia pesante per tutto il comparto. Occorre per questo che vengano adottate misure strutturali a sostegno di un settore che tra esercenti, distribuzione, produzione e indotto crea centinaia e centinaia di posti di lavoro nella nostra regione”.

Sono più di 300 le case di produzione marchigiane, che vivono anche loro nell’incertezza. Prima dello spot, Cna Cinema e Audiovisivo delle Marche aveva scritto un appello accompagnato da misure da prendere in considerazione al governatore della Regione. E continua, grazie al consigliere Andrea Biancani, il lavoro dell’Associazione per arrivare a una nuova legge regionale sul cinema.
Sono infatti oltre 300 le case di produzione nelle Marche e anche per loro le prospettive, tra incertezze politiche e legislative, mancanza di misure certe e sostegno del comparto, non si intravede un futuro tranquillo.

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