Chiaretto di Bardolino: +21% nel primo trimestre del 2020

Un risultato notevole per il Chiaretto di Bardolino, che ha chiuso il primo trimestre del 2020 con una crescita a due cifre, +21 per cento negli imbottigliamenti rispetto al primo trimestre del 2019. La conferma di una leadership indiscussa nel movimento dei vini rosa del nostro Paese. Bene anche il trend del Bardolino, che nella classica versione rossa ha fatto segnare un +2,6 per cento. Complessivamente, il trend di crescita raggiunge il +9,7 per cento per il brand bardolinese.

Il presidente del Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino, Franco Cristoforetti, commenta i risultati più che soddisfacenti: “La grande distribuzione, assecondando le esigenze delle famiglie, ha incrementato la domanda di vini quotidiani e accessibili, capaci di esprimere una precisa identità e una qualità molto affidabile, e noi che abbiamo spinto il Chiaretto e il Bardolino in questa direzione stiamo raccogliendo frutti anche in una fase così delicata. Abbiamo già collocato 2,6 milioni di bottiglie di Chiaretto, mezzo milione in più del primo trimestre dello scorso anno. Il Bardolino è a 3,6 milioni”.

Aggiunge il numero uno del Consorzio veronese: “Anche se è prematuro fare considerazioni sull’evoluzione dello scenario, non condividiamo le visioni pessimistiche che vorrebbero l’immediata adozione di misure emergenziali per il settore vitivinicolo. Piuttosto, a preoccuparci è la prospettiva di un turismo azzerato nell’area del Garda, che avrebbe ricadute soprattutto sulle piccole aziende agricole locali, le quali basano ampia parte della redditività sulla vendita diretta e sul collocamento presso bar e ristoranti della zona. La vera necessità è dunque quella di garantire liquidità alla filiera vinicola ora che i lavori di campagna chiedono forti spese, ed è su questo fronte che ci aspettiamo rapidi ed efficaci interventi da parte del Governo, delle pubbliche amministrazioni e del sistema bancario”.

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