Confagricoltura Umbria: incontro con l’assessore Morroni

Confagricoltura Umbria ha incontrato l’assessore regionale all’Agricoltura Roberto Morroni a Ponte San Giovanni. Sul tavolo innovazione e sostenibilità, ambientale, economica e sociale, oltre all’aiuto alla produzione. Erano presenti il presidente di Confagricoltura Umbria, Fabio Rossi, con i vice Vincenzo Cenci e Anna Ciri, oltre a tutto il consiglio direttivo.

La serie di ‘richieste’ da parte degli agricoltori umbri per essere messi in condizioni di continuare “a coltivare capolavori”. All’assessore sono state date schede che riassumono le linee programmatiche, poi si è discusso. “Il nostro input principale è quello di aiutare e dare valore aggiunto alle produzioni e su questo posso dire che l’assessore ci è vicino e condivide le nostre idee» ha commentato Rossi, rivolgendosi al consiglio direttivo, e a cui ha risposto Morroni: «Con il presidente abbiamo avuto subito una intesa su un punto, quello della redditività delle aziende, ovvero che la capacità delle imprese anche agricole di fare profitto deve essere al centro. E vedendo i dati che abbiamo a disposizione c’è tanta strada da fare su questo affinché le aziende crescano e non stiano lì invece a bivaccare, preludio questo di una chiusura delle imprese”.

Ancora l’assessore: “L’amministrazione regionale non deve galleggiare e bivaccare. Per questo motivo, stiamo mettendo in campo capacità di ascolto e di confronto, portando avanti un rapporto di crescita congiunta tra governo del territorio e mondo agricolo”. Rossi ha rimarcato: “Sul futuro dell’agricoltura umbra ci sono diverse incognite e dunque è indispensabile, per sostenerla, capire quello che succederà nei prossimi anni”.

C’è stata unione d’intenti tra le parti, come sottolineato ancora dal presidente di Confagricoltura Umbria: “Si è cominciato a cambiare passo anche sulla questione della fauna selvatica”. Morroni, nei giorni scorsi, ha incontrato le organizzazioni agricole umbre per delineare un quadro quanto più completo possibile in merito a questa questione: dai danni provocati all’agricoltura fino alla sicurezza, per evitare incidenti per aggressione degli stessi animali in zone rurali marginali. “Serve una soluzione veloce, condivisa e concreta” ha detto Rossi. “Per il 5 febbraio – ha precisato Morroni – abbiamo convocato la consulta faunistico-venatoria dove arriveremo con le nostre proposte che contemperano la sicurezza e la salvaguardia del legittimo lavoro degli imprenditori”.

Si punta, in generale, al rafforzamento del marchio ‘Umbria’: “C’è quindi bisogno di un minimo di coordinamento per quelle imprese che rimangono indietro e non riescono a valorizzare bene i loro prodotti. Le filiere vanno rafforzate, puntando all’attenzione per la salute, perché quello che si mangia sarà uno dei maggiori business del futuro, all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità ambientale, senza scordare l’aspetto dimensionale: piccolo non è più bello al giorno d’oggi e le aziende devono crescere”.

Confagricoltura ha posto infine l’attenzione sulle nuove generazioni, con temi come le difficoltà di accesso al credito e di aiuto e sostegno alla promozione e internazionalizzazione dei propri prodotti. A parlare è stata Caterina Luppa, presidente di Anga Umbria, Associazione nazionale giovani agricoltori.

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