Umbria: “Via di Francesco diventi Cammino”

Il presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Marco Squarta ha proposto di trasformare la Via di Francesco in un vero e proprio Cammino: “Valorizzandola e inseguendo il modello vincente del Cammino di Santiago di Compostela per far registrare, anche in Umbria, anno dopo anno, crescite esponenziali nel turismo”.

Il progetto di Squarta è incentivare l’utilizzo dei percorsi umbri per itinerari a piedi, in bicicletta o a cavallo, moltiplicando in questo modo il numero di escursionisti che unirebbero l’attività fisica alla religiosità. “Nella nostra regione sono presenti ben dieci dei 44 cammini d’Italia inseriti nell’elenco ufficiale ed è un peccato non sfruttarne a pieno le potenzialità, considerati gli importanti ritorni economici di questo turismo a basso impatto ambientale”.

Secondo il presidente dell’Assemblea legislativa umbra, “è necessario rivendicare con forza le enormi potenzialità delle nostre terre, valorizzando allo stesso tempo i contesti locali e culturali che aiutano a rendere distintiva la destinazione umbra”.

Ancora Squarta: “Con iniziative di questo genere, ne trarrà beneficio anche il turismo enogastronomico, ma più un generale le città d’arte e i borghi storici che diventeranno oggetto di visite da parte degli escursionisti. I punti nodali sono rappresentati dall’impiego intelligente dei fondi europei e dalle campagne di comunicazione che dovranno accompagnare l’attività di rilancio della Via di Francesco, poco meno di 500 chilometri divisi in 22 tappe, con partenza dalla Toscana e conclusione nel Lazio”. Spiega: “Da anni, la Via di Francesco è inserita nell’Atlante digitale dei Cammini d’Italia ed è stata riconosciuta come Cammino ‘gold’ in virtù della sua qualità e della sua popolarità. È forte la caratterizzazione internazionale del Cammino, che porta il nome del santo patrono della città d’Assisi, ma che viene battuto anche da molti laici”.

Ben vengano dunque i turisti italiani, da Nord e Sud, ma soprattutto quelli stranieri: “Quello con maggiore capacità di spesa. Anche per questo motivo, sarà importante rivedere le vie di collegamento con l’Aeroporto San Francesco, e i collegamenti ferroviari, per far uscire l’Umbria dall’isolamento”.

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