Assemblea legislativa dell’Umbria, Squarta: “Nuovo anno sarà impegnativo”

Si è tenuta, a Palazzo Cesaroni, la conferenza stampa di fine anno dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa dell’Umbria. Il primo a parlare è stato il presidente, Marco Squarta: “Ci aspetta un 2020 impegnativo, mi auguro con un nuovo protagonismo dell’Aula per realizzare il cambiamento atteso per anni. Dovremo operare per restituire centralità all’Assemblea legislativa: approvando più leggi e più atti di indirizzo”.

E ancora: “Confidiamo in un forte rinnovamento nella sanità, servono interventi per contrastare la povertà e l’emarginazione sociale. La nostra regione ha infrastrutture medievali: il solo treno Frecciarossa a disposizione rappresenta l’unico strumento che ha ridotto l’isolamento viario dell’Umbria. Dovremo dedicare attenzione ed energie alla ricostruzione: dopo tre anni dal sisma, essa è ancora ferma e l’Assemblea deve assumere anche qui un ruolo centrale”.

Poi è stata la volta di Paola Fioroni, vice presidente: “Le parole chiave che caratterizzeranno la nostra azione devono essere: visione, programmazione, efficacia ed efficienza. La nostra regione deve risollevarsi per tornare a correre, per poter sfruttare le sue potenzialità. Sarà necessario prestare maggiore attenzione ai territori marginali e al terzo settore. L’Assemblea dovrà anche promuovere la cultura delle istituzioni e della legalità, favorendo l’istruzione delle nuove generazioni. Sarà importante continuare con l’apertura del Palazzo agli studenti, ma anche a tutti i cittadini”.

Simona Meloni, vice presidente, ha spiegato: “Il nuovo Ufficio di presidenza venga riconosciuto da tutti come il luogo della garanzia istituzionale. Vorrei che l’Up fosse un luogo aperto e democratico. Dovremo prestare attenzione alle criticità legate al mercato del lavoro, alla tutela dell’ambiente, allo sviluppo del turismo, all’implementazione delle infrastrutture, alla sburocratizzazione, alla semplificazione amministrativa e alla sicurezza dei cittadini. Dobbiamo impegnarci per non lasciare indietro nessuno e per riallacciare un legame profondo con il mondo della scuola e dell’università”.

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